pubblicato a giugno 2024
prossimo a luglio 2024
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universo

La Terra dallo Spazio - Piero Angela

La Via Lattea

  • La Via Lattea è la galassia a cui appartiene in nostro sistema solare; il nome proviene dal greco “galaxias”, latteo.
  • In base agli studi più recenti pare che, da un punto di vista strattamente morfologico, sia una galassia a spirale barrata, ovvero una galassia composta da un nucleo attraversato da una struttura a forma di barra, da cui si dipartono i bracci di spirale che seguono un andamento logaritmico; insieme alla galassia di Andromeda, è il membro principale del Gruppo Locale, un gruppo di galassie ce comprende anche la Galassia del Triangolo ed una cinquantina di galassie minori, principalmente galassie nane.
  • Nel corso della storia molti miti e leggende sono corsi per spiegare l’origine della Via Lattea; Democrito ed altri astronomi arabi la immaginavano come una scia di stelle lontane, ma fu riconosciuta come tale, per la prima volta da Galileo Gallilei.
  • Il disco stellare della Via Lattea ha un diametro di circa 100.000 anni luce ed uno spessore, nella regione dei bracci, di circa 1000 anni luce. Le stime sul numero di stelle che la compongono sono varie ed a volte controverse: secondo alcune fonti sarebbero 200 miliardi, mentre secondo altre il numero potrebbe arrivare a 400 miliardi.
  • In realtà il numero esatto dipende dalla quantità delle stelle di piccola massa, altamente incerto; inoltre, recenti osservazioni inducono a pensare che il disco gassoso della Via Lattea abbia uno spessore di ben 12000 anni luce, un valore 12 volte superiore a quello ipotizzato precedentemente.

Il Sistema Solare

(Superquark – Piero Angela)
  • Il Sistema Solare è il sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti mantenuti in orbita dalla forza di gravità esercitata dal Sole; vi apartiene anche la Terra.
    Il Sistema Solare, quindi, è costituito dal Sole, che da solo costituisce il 99,9% della massa di tutto il sistema; è costituito da otto pianeti (4 pianeti rociosi interni e 4 giganti gassosi esterni); è costituito da 5 pianeti nani, dai rispettivi satelliti naturali, e da moltissimi altri corpi celesti minori.

Asteroidi

  • Quest’ultima categoria comprende gli asteroidi, in gran parte collocati fra le due cinture asteroidale (la fascia principale è la fascia di Kuiper), le comete (prevalentemente situate nell’ipotetica nube di Oort), i meteoroidi e la polvere interplanetaria.
    Il pianeta più grande del nostro sistema solare è Giove, che bate tutti gli altri pianeti (di gran lunga) sia in massa che in volume.

Il Sole

  • Il Sole (dal latino: Sol) è la stella madre del sistema solare, attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali (tra cui la Terra), i pianeti nani, i loro sateliti, innumerevoli altri corpi minori e la polvere diffusa per lo spazio, che forma il mezzo interplanetario.
    La massa del Sole, he ammonta a circa 1,989 x 10^30 kg, rappresenta da sola il 99,86% della massa complessiva del sistema solare.
  • Il Sole è una stella di dimensioni medio-piccole costituita principalmente da idrogeno (circa il 74% della sua massa, il 92,1% del volume) ed elio (circa il 24/25% della sua massa, il 7,8% del volume), cui si aggiungono altri elementi più pesanti, presenti in tracce.

Wow!!!

  • Il segnale Wow è il nome dato ad un forte segnale radio a banda stretta che fu rilevato dall’astronomo Jerry R. Ehman il 15 agosto 1977, mentre lavorava al progetto di ricerca di vita extraterrestre SETI, con il radiotelescopio Big Era dell’Università statale dell’Ohio. Le caratteristiche del segnale lasciarono intendere una provenienza esterna alla Terra e al sistema solare. Durato 72 secondi, in seguito il segnale non fu mai più rilevato.
    Ehman, stupito dalle caratteristiche del segnale, cerchiò in rosso il codice alfanumerico che corrispondeva ad esso sui tabulati stampati dal radiotelescopio ed annotò a fianco il commento “Wow”, espressione con cui in seguito il segnale divenne noto.

La Luna

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  • Una caratteristica del nostro pianeta è il suo grande satellite naturale, la Luna. Alcune rocce della superficie lunare vennero portate sulla Terra. La datazione radiometrica di queste rocce ha mostrato che il nostro satellite è di circa 30-50 milioni di anni più giovane di altri corpi del sistema solare.
  • Un’altra caratteristica particolare è la densità relativamente bassa della Luna, che perciò non possiede un grande nucleo metallico, come gli altri pianeti di tipo terrestre del sistema solare. La Luna ha una composizione interna che ricorda quella del mantello e della crosta terrestre, senza i materiali del nucleo della Terra. Ciò ha portato all’ipotesi dell’impatto gigante della proto-Terra con un’altro corpo celeste.

Theia

  • Si ritiene che questo corpo, chiamato a volte Theia, fosse leggermente più piccolo dell’odierno pianeta Marte. Si dovrebbe essere formato per accrezione di materia (piccole particelle di materia si aggregano formando masse più grandi) a circa 150 milioni di km sia dal sole che dalla Terra.
  • La sua orbita all’inizio doveva essere relativamente stabile, ma si destabilizzò a causa dell’aumento della massa del pianeta. Theia cominciò ad oscillare su orbite sempre più larghe fino ad entrare in collisione con la Terra circa 4,533 miliardi di anni fa.

La formazione

  • Quando un corpo di tali dimensioni colpisce un pianeta ad un angolo relativamente piccolo e a bassa velocità, una notevole quantità di materiale dei mantelli e delle croste dei due corpi venne espulsa nello spazio, entrando in orbita stabile intorno alla Terra.
  • Questo materiale in seguito si sarebbe raccolto a formare la Luna. Invece il nucleo metallico del corpo estraneo sarebbe penetrato nel mantello terrestre andando a fondersi con il nucleo del pianeta. Per questo la Luna è povera di materiali metallici. Sotto l’influenza della propria gravità i materiali divennero un corpo sferico: la Luna.
  • Le datazioni radiometriche dimostrano che la Terra esisteva già da almeno 10 milioni di anni prima dell’impatto.
  • Immediatamente dopo l’impatto, il mantello terrestre si trovava in uno stato di moto convettivo, altamente accelerato e la superficie era un oceano di magma. A causa dell’enorme quantità di energia rilasciata, la primitiva atmosfera del pianeta venne spazzata via.

Conclusione

  • Si ritiene, inoltre, che l’impatto abbia cambiato l’inclinazione assiale del pianeta verso l’odierno elevato valore di 23,5°, responsabile delle stagioni. Inoltre potrebbe aver accelerato la rotazione della Terra. 
  • La grandezza e l’influenza del suo satellite sulla Terra, sono sufficienti perché oggi si discuta sul considerare il sistema Terra – Luna un cosiddetto “pianeta doppio“.

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Il nostro satellite...

L'uomo e la Luna

Il 16 luglio 1969, la navicella spaziale Apollo 11 parte da Capo Kennedy per portare i primi uomini sulla Luna, a bordo tre uomini: il comandante Neil Armstrong, il pilota del modulo lunare Buzz Aldrin e Michael Collins il pilota del modulo di comando.

L'uomo e la Luna

Il 21 luglio, alle 3.17 ora di Houston, il LEM alluna nel mare della tranquillità della luna. Scende per primo, sei ore dopo l’allunagio, l’astronauta Armstrong e 19 minuti dopo e il turno di Aldrin. Si abituano facilmente alla gravità lunare (1/6 di quella terrestre), e muovendosi a balzelli e sollevando polvere lunare, che ricadeva con innaturale lentezza, piantano sul suolo lunare la bandiera americana e durante le circa due ore di missione raccolgono circa 21,5 kg di pietre lunari.

Ritorno

Tornano a terra il 24 luglio 1969, ammarando nell’Oceano Pacifico.
La prima passeggiata lunare fu trasmessa in diretta televisiva per il pubblico mondiale, circa 900 milioni di persone si incollarono davanti alla tv, di cui oltre 20 milioni erano italiani.
Dal giorno del decollo dell’Apollo 11 fu davvero come se tutto, anche in Italia, ruotasse intorno alla Luna. Nelle scuole e nei bar non si parlava d’altro e solo l’ennesima crisi di governo riusciva a sottrarre un pò di spazio alle notizie provenienti dallo Spazio.

Satelliti naturali

Si dice satellite naturale, o talvolta più impropriamente luna (con iniziale in minuscolo), un qualche corpo celeste che orbita attorno ad un corpo diverso da una stella, come ad esempio un pianeta, un pianeta nano o un asteroide.
Nel sistema solare si conoscono oltre 150 satelliti naturali.
Tipicamente i giganti gassosi possiedono estesi sistemi di satelliti, mentre i pianeti terrestri ne hanno pochi. Nel sistema solare Mercurio e Venere non ne sono dotati, la Terra ne possiede solamente uno molto grande in rapporto alle sue dimensioni (Luna), mentre Marte ne possiede 2 piccoli (Fobos e Deimos).

Pianeti nani e i loro satelliti

Fra i pianeti nani i satelliti sembrano essere una caratteristica predominante degli oggetti transnettuniani, come Plutone(ne ha 5, di cui uno massiccio), Haumea (corpo celeste abbastanza grande per esercitare una attrazione gravitazionale, ma non abbastanza per essere considerato pianeta, ne ha 2 satelliti), Eris (corpo celeste con un satellite).

Satelliti della Terra

La Luna non è l’unico satellite naturale della Terra, ne esistono altri che sono molto più piccoli; c’è ne sempre al meno uno del diametro di un metro che gira attorno alla Terra.

Giove

Giove ha il giorno più corto di tutti i pianeti nel sistema solare (gira su se stesso come una trottola impazzita): una singola rotazione viene completata in meno di 10 ore (9 ore e 54 minuti per esattezza), mentre l’anno (relativo al moto di rivoluzione attorno al Sole) dura 12 anni terrestri.

Velocità

Il pianeta viaggia sulla sua orbita a una velocità di 13 mila metri al secondo (m/s) e la distanza media dalla nostra stella è di 780 milioni di chilometri.

Massa

Il pianeta è cosi grande che possiede una massa circa 2,5 volte superiore alla somma delle masse di tutti i pianeti del sistema solare e pari a 318 volte la massa terrestre. Il dato è particolarmente significativo, se consideriamo che Giove è composto principalmente da idrogeno (75%) ed elio (25%).
Non a caso se avesse avuto una massa ancora superiore avrebbe presentato le condizioni favorevoli per avviare le reazioni nucleari al suo interno, e dunque trasformarsi in una splendida stella. Il nostro sistema, in tal caso, avrebbe avuto al suo interno uno spettacolare sistema binario di astri.

Conclusioni

Il campo magnetico di Giove si estende per più di 6 milioni di chilometri ed è quasi 20mila volte più forte di quello terrestre.
Secondo gli studiosi su Giove e Saturno si verificano le condizioni ideali affinché i diamanti si formino in alta quota, quando i fulmini innescano nel metano cambiamenti chimici che portano i nuclei di carbonio ad assumere la forma cristallina.

L'orbita della Terra

  • L’orbita della Terra è il percorso seguito dalla Terra nel suo viaggio attorno al Sole. La distanza media tra la Terra ed il Sole prende il nome di unità astronomica che corrisponde a 149.597.870 km.
  • Un’orbita completa è compiuta in circa 365,256 giorni (anno siderale), durante i quali la Terra percorre circa 946.080.000 km.
  • L’orbita della Terra ha un’eccentricità moderata, pari a circa 0,0167. Il moto orbitale della Terra determina un movimento apparente del Sole verso est rispetto alle altre stelle (visto dalla Terra), a una velocità di circa 1° al giorno (il che corrisponde a coprire il diametro apparente del Sole o della Luna ogni 12 ore).

Velocità

  • La velocità orbitale media della Terra è di circa 30km/s (108.000km/h), velocità sufficiente per coprire il diametro del nostro pianeta in sette minuti e la distanza dalla Luna in quattro ore.

Moto

  • Circa 1,4 miliardi di anni fa, quando la Luna era molto più vicina al nostro pianeta di quanto non sia ora, un giorno terrestre durava solo 18 ore.
  • I moti della Terra dovevano essere molto più veloci che oggi. A seguito della formazione della Luna (probabilmente a causa di un impatto con un corpo celeste errante) si instaurò un sistema Terra-Luna in cui la seconda, a causa della sua gravità, rallenta e stabilizza i moti terrestri, e ne riduce le variazioni di inclinazione dell’asse.
  • Probabilmente, senza questa azione stabilizzatrice, la vita come la conosciamo non potrebbe sussistere.

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