pubblicato a giugno 2024
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prossimo a luglio 2024
Animali
Il Pinguino Imperatore
Il pinguino imperatore (G.R.Gray, 1844), uccello endemico dell’Antartide (cioè che vive solo in Antartide), è il più grande, il più alto ed il più pesante tra tutti i pinguini. Maschi e femmine hanno un piumaggio simile e le stesse dimensioni: un’altezza che può raggiungere i 125 cm e un peso compreso tra 20 e 40 chilogrammi.
Dorso e testa sono neri ed il ventre è bianco, mentre la parte alta del petto è color giallo chiaro; particolarmente evidenti sono due macchie giallo brillante a livello delle orecchie.
Come gli altri pinguini, anch’esso è incapace di volare. Le sue ali rigide ed appiattite ed il corpo affusolato sono particolarmente adatti all’ambiente marino.
Dieta
La sua dieta è costituita essenzialmente da pesci, ma può comprendere anche crostacei come il krill o cefalopodi come il calamaro. Mentre da loro la caccia può restare sotto acqua anche 20 minuti, immergendosi fino a una profondità di 600 metri.
La specie è ben adatta alle immersioni, in quanto possiede un’emoglobina dalla struttura particolare in grado di operare con bassissimi livelli di ossigeno. Il pinguino imperatore, inoltre, possiede delle ossa solide che li permettono di resistere ai baro-traumi, nonché la capacità di ridurre il metabolismo e di mettere in quiescenza alcune funzioni non vitali.
L'orso bruno
Gli orsi bruni vivevano un tempo in Asia, sui monti dell’Atlante, nel Maghreb africano, in Europa e nel Nordamerica, ma in alcune aree è attualmente estinto ed in altre aree le popolazioni degli orsi bruni sono notevolmente diminuite.
Ad oggi si stima vi siano al mondo circa 200 000 orsi bruni. Le popolazioni più numerose si trovano in Russia con 120 000 esemplari, negli Stati Uniti con 32 500, e in Canada con 21 750. Nell’Unione Europea vi sono popolazioni frammentate.
Dieta
È un animale onnivoro e i pesci costituiscono la sua fonte primaria di carne, anche se sulla terraferma può uccidere facilmente piccoli mammiferi e, talvolta, anche mammiferi più grandi, come cervi, ma si nutre anche di parti di piante, quali radici e frutti, e anche di funghi.
Gli orsi bruni adulti non hanno timore di scontrarsi con altri predatori carnivori: possono competere da soli con branchi di lupi e grandi felini, scacciandoli spesso dalle prede che questi ultimi hanno ucciso, perché hanno una forza e dimensioni tali da non essere predati.
Dal indole solitaria, l’orso bruno è maggiormente attivo nelle ore crepuscolari e notturne dedicando molto tempo alla ricerca di cibo.
Periodo riproduttivo
Maschio e femmina si incontrano durante il periodo riproduttivo per poi tornare a condurre una vita solitaria; i piccoli, generalmente due, nascono in pieno inverno durante il periodo di “sonno invernale” (letargo) al riparo di una tana accuratamente scelta in cui completano il loro sviluppo. Ciechi, con un peso che non supera i 500 grammi, per appena 20 cm di lunghezza, i cuccioli crescono rapidamente e in primavera escono dalla tana al seguito della madre con cui rimarranno per circa 2-3 anni.
L'orso polare
L’orso polare è tra i più grandi carnivori terrestri, e trascorre la maggior parte della vita dentro e nei pressi dell’acqua. Il grande predatore dell’Artico è oggi in serio pericolo. Stime precise sono difficili da ottenere poiché questa specie vive, a densità molto basse, in regioni impervie e disabitate. Gli ultimi dati ci dicono che circa 26.000 animali, divisi in 19 sotto-popolazioni, vivono nelle regioni artiche.
Caratteristiche
L’orso polare è ricoperto da uno strato di grasso che arriva fino a 11 cm che lo tiene caldo, specialmente mentre è in acqua. I maschi adulti solitamente misurano, partendo dalla punta del naso a quella della coda, dai 2 ai 2,5 metri e pesano dai 400 ai 600 kg. Le dimensioni delle femmine sono circa la metà. Gli orsi polari sono animali solitari, tranne durante il periodi della riproduzione quando restano in coppia per circa una settimana. I cuccioli, generalmente due, nascono dopo circa sette mesi e ognuno pesa soltanto 600 grammi; dopo cinque mesi incominciano a ingerire cibo solido, ma non vengono completamente svezzati per altri 2-3 anni.
Dieta
L’orso polare si nutre principalmente di foche degli anelli, sebbene si nutrano anche di altre specie di foche, giovani di tricheco, balene belluga, narvali, piccoli mammiferi, pesci, uccelli marini e delle loro uova. L’orso polare può nuotare per grandi distanze e raggiungere una velocità di 10 km/h, usando le enormi zampe anteriori come pagaie, mentre quelle posteriori fungono da timone.
La pelliccia è color crema, perché i peli sono cavi e traslucidi e permettono al calore del sole di essere irradiato all’interno fino alla radice, dove viene assorbito dalla pelle nera. I cuscinetti delle zampe, sono in parte ricoperti di pelo e anch’essi trattengono il calore.
Sapevi che?...
- La selezione naturale, concetto introdotto da Charles Darwin nel 1859 nel libro “L’origine delle specie”, e indipendente da Alfred Russel Wallace nel saggio “On the Tendency of Varieties to Depart Indefinitely From the Original Type”, è un meccanismo chiave dell’evoluzione e secondo cui, nell’ambito della diversità genetica delle popolazioni, si ha un progressivo (e cumulativo) aumento degli individui con caratteristiche ottimali per l’ambiente in cui vivono.
Acqua
- L’immersione in gabbia con gli squali è l’immersione subacquea o “snorkeling” in cui l’osservatore rimane all’interno di una gabbia protettiva progettata per impedire agli squali di entrare in contatto con i subacquei. Gli squali possono essere attirati nelle vicinanze della gabbia dall’uso di esche, in una procedura nota come “chumming”, che ha suscitato alcune polemiche in quanto si afferma che potrebbe alterare il comportamento naturale degli squali nelle vicinanze dei nuotatori.
Le gabbie per gli squali sono state sviluppate per la prima volta da Jacques Cousteau. - Il pesce gatto, dell’ordine dei Siluriformes, è l’animale con più denti al mondo: ben 9.280.
- L’udito di un delfino è cosi fine da poter sentire suoni a 20 km di distanza.
- Il polpo e il polipo sono due animali molto diversi tra di loro. Il polpo è un cefalopode, possiede otto tentacoli e ha la capacità di mimetizzarsi velocemente con l’ambiente circostante invece il polipo è più simile ad un corallo o un anemone, non si muove mai rimanendo aggrappato ad uno scoglio.
I polpi possono deporre fino a 56 mila uova in una sola volta.
Foresta
- L’orso bruno può correre più velocemente di un cavallo.
- I due animali più dormiglioni al mondo sono: il koala (22 ore al giorno) e il bradipo (20 ore al giorno).
- I panda possono produrre fino a 20 kg di cacca al giorno.
Savana e deserto
- I cammelli hanno 3 sopracciglia per proteggersi dalle tempeste di sabbia.
- Se si solleva la coda ad un canguro, esso non può più saltare: il canguro usa la sua coda per bilanciare il peso.
- Gli elefanti sono gli animali con la gestazione più lunga tra i mammiferi: 22 mesi di gestazione. Inoltre gli elefanti non possono saltare.
- Alcuni leoni sono in grado di riprodursi anche 50 volte al giorno (cmq in media 30/40).
- Le giraffe non hanno corde vocali e comunicano facendo vibrare l’aria attorno al collo.
- Quando un piccolo di giraffa nasce cade dall’altezza di 2 metri (senza farsi male), perchè le mamme giraffa partoriscono in piedi.
Terra
- Le lumache hanno 4 nasi: 2 per respirare e 2 per annusare.
- Una talpa può arrivare a scavare un tunnel lungo 100 metri in una sola notte.
- Esiste uno scarafaggio cosi piccolo da essere invisibile, appartiene alla specie Scydosella musawasensis e misura solo 0.325 millimetri.
- L’insetto più “gigante” (grosso) al mondo è la weta gigante con i suoi 70.9 gr di peso massimo.
Altro
- I Trochilidi (Trochilidae Vigors, 1825) sono una famiglia di uccelli dell’ordine Apodiformes, che comprende 357 specie comunemente note come colibrí.
- Gli orsi polari non bevono acqua. Questi mammiferi hanno bisogno di idratarsi proprio come noi eppure grazie al loro metabolismo sono in grado di estrarre i liquidi dal sangue delle loro prede.
Hanno lasciato il segno...
Charles Darwin
Charles Robert Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un biologo, naturalista, antropologo, geologo ed esploratore britannico, celebre per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale, agente sulla variabilità dei caratteri ereditari, e della loro diversificazione e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune.
Pubblicò la sua teoria sull’evoluzione delle specie nel libro “L’origine delle specie per selezione naturale”(1859), che è il suo lavoro più noto.
HMS Beagle
Raccolse molti dei dati, su cui basò la sua teoria, durante un viaggio intorno al mondo sulla nave HMS Beagle (tutto a sue spese, parti a 22 anni e durò 1741 giorni), e in particolare durante la sua sosta alle Isole Galàpagos.
Dopo aver vissuto una delle più belle esperienze della storia delle scoperte scientifiche, Darwin sposò sua cugina Emma e trascorse il resto della sua vita in ritiro nella sua casa in campagna. Ciò nonostante continuò a lavorare.
Famiglia
La sua vita famigliare gli regalò 10 figli, due morirono molto piccoli e una (Annie) mori a 10 anni, non si riprese mai più da quest’ultimo lutto.
Charles Darwin soffriva di malattie croniche. Tornato dal suo viaggio di cinque anni attorno al mondo a bordo del brigantino Beagle, Darwin iniziò a soffrire di affaticamento, dermatite e attacchi cronici di nausea, mal di testa e tachicardia che durarono per tutta la vita. Secondo alcuni durante il viaggio contrasse il morbo di Chagas, una parassitosi originaria dell’America Latina che può danneggiare il cuore e fu forse la causa della sua morte (19 aprile 1882).
Pro e contro
Darwin stilò una lista di pro e contro per decidere se sposarsi. Darwin era metodico anche nelle faccende di cuore, e nel 1838 scrisse una lista di pro e contro sul matrimonio. Tra gli aspetti positivi della vita matrimoniale annoverò “figli”, “avere una compagna (e un’amica in vecchiaia)”, “migliore compagnia di un cane”, “avere qualcuno che si prenda cura della casa”. Tra gli aspetti negativi, “mancanza di libertà di andare dove preferisco”, “niente conversazioni con uomini colti nei salotti” e “perdita di tempo”. Chissà cos’avrebbe pensato leggendo questa lista la sua cugina di primo grado Emma Wedgwood.
Darwinismo
Charles Darwin era razzista e sessista. Non tutte le idee di Darwin erano moderne e condivisibili: in uno dei suoi libri scrisse che alcune qualità come l’intelletto e l’olfatto erano migliori in alcune razze che in altre; il suo The descent of man (1871) è disseminato di frasi sessiste del tipo “l’uomo è più coraggioso, combattivo e pieno di energia di una donna, e ha maggiore genio inventivo”, oppure “l’uomo è superiore in qualunque cosa faccia rispetto a una donna, che si tratti di questioni intellettuali, di ragionamento, immaginazione, o anche di faccende che richiedano l’uso di mani e sensi”.
Darwin Day si celebra ogni anno il 12 febbraio.
Il Colibrì
I colibrí sono considerati gli ucelli più piccoli al mondo; la maggior parte delle specie ha un peso tra 2,5 e 6,5 grammi e una lunghezza tra 6 e 12 centimetri.
Hanno l’abilità di poter stare sospesi a mezz’aria, immobili grazie al rapidissimo battito delle ali (dai 12 agli 80 battiti al secondo, a seconda della specie), e che consente loro di cibarsi del nettare dei fiori.
La straordinaria mobilità degli arti superiori consente loro prodezze di volo inimmaginabili per altri uccelli, come volare all’indietro. Inoltre, in caso di scarsità del cibo o durante il sonno, sono in grado di cadere in uno stato di torpore che consente loro di risparmiare energia, rallentando drasticamente il loro rapidissimo metabolismo.
Il Pettirosso
Il “Pettirosso” compare già nella mitologia celtica. Per i popoli del nord era infatti uno dei simboli del dio Thor, portatore di nuvole e tempesta.
Esistono anche diverse tradizioni popolari che cercano di spiegare il suo particolare piumaggio. Secondo una nota legenda cristiana, i Pettirosso erano in origine tutti grigi, dal capo alla coda. Un Pettirosso si trovava sul Golgota (il monte della crocifissione) e, vedendo un uomo crocifisso, cerco di liberarlo dalla corona di spine che portava in testa; nel farlo, si macchiò il petto con il sangue.
Per ringraziare il piccolo uccello, Gesù Cristo (l’uomo era lui) decise di lasciarli quel segno rosso cosi che tutti gli uomini potessero riconoscere da lontano quella creatura così generosa. E da quel giorno, secondo la legenda, il pettirosso ha assunto i colori con cui lo conosciamo oggi (con il petto macchiato di rosso).
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