pubblicato a giugno 2024
prossimo a luglio 2024
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scienza

Marie Curie

(Maria Salomea Sklodowska)

(video 1 – continua sotto…)

Maria Salomea Sklodowska, meglio nota come Marie Curie (Varsavia, 7 novembre 1867 – Passy, 4 luglio 1934), è stata una fisica e chimica polacca naturalizzata francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) per i loro studi sulle radiazioni e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per la sua scoperta della radio e del polonio, il cui nome è stato scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra.
Marie Curie è l’unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel, e insieme a Linus Pauling, l’unica ad averlo vinto in due aree distinte.

Gli studi

Maria Sklodowska crebbe nella Polonia russa; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi e nel 1891 iniziò a frequentare la Sorbona.
Alla Sorbona le studentesse rappresentavano poco più del 2% degli iscritti totali e la percentuale di quelle che riuscivano a terminare gli studi era ancora più bassa. Marie Curie, come iniziò a farsi chiamare, nel 1893 terminò brillantemente i suoi studi in Francia. L’idea iniziale era quella di tornare in Polonia e dedicarsi all’insegnamento, ma non andò cosi. Decise infatti di restare a Parigi e prendere una seconda laurea in matematica.

Radioattività

Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi.
Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa Università di Sorbona. Due anni più tardi le fu assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad aver insegnato alla Sorbona.
Marie Curie è stata l’unica donna a vincere due premi Nobel. Anche sua figlia vinse un premio Nobel per la chimica.

(video 2 – fine)

Invenzioni e Scoperte del mondo antico

EUROPA

  • Il sistema binario fu inventato da Gottfried Leibniz nel 1679. In realtà il sistema binario ha molti padri, ma Gottfried Leibniz è il primo ad aver studiato l’aritmetica; questa è la ragione per cui questo sistema di numerazione è considerato tra le sue più grandi invenzioni. Però non ebbe un seguito immediato.
  • L’aritmetica binaria venne ben presto dimenticata e riscoperta solo nel 1847 grazie al matematico inglese George Boole che aprirà l’orizzonte alle grandi scuole di logica matematica del Novecento e soprattutto alla nascita del calcolatore elettronico.
  • Il vaccino per la rabbia fu scoperto da Louis Pasteur nel 1885.
  • La pasta sfoglia è uno degli impasti più antichi della storia. I Latini, i Greci e perfino gli Egizi antichi usavano questa base per dolci, tuttavia al posto del burro usavano l’olio.
  • Ingegneria romana: “Mi sembra che la grandezza dell’impero romano si riveli mirabilmente in tre cose, gli acquedotti, le strade, le fognature, scriveva lo storico greco Dionigi d’Alicarnasso (I secolo a.C.).
    In effetti, nel periodo aureo un cittadino romano poteva contare su 1000 litri d’acqua al giorno. E, oltre agli 11 acquedotti dell’Urbe ce n’erano altri simili in tutto l’impero: ogni città ne aveva almeno uno.

EGITTO

  • Già dal tempo degli antichi egizi si conosceva l’esistenza del vetro come materiale. Ma furono i Siriani, nel 50 a.C. ad aver inventato il vetro trasparente.
  • Il Bowling è stato inventato oltre 2000 anni fa in Egitto, gli egiziani ci giocavano durante le feste, tuttavia la versione antica era fatta in legno e ceramica, questo gioco richiedeva maggiore precisione ed abilità rispetto a quello che siamo abituati a fare noi oggi.

GRECIA

  • Sebbene accade di rado, è letteralmente possibile morire dalle risate. Nel 1989 un dottore danese è morto di attacco cardiaco mentre guardava il film “Un pesce di nome Wanda”, la frequenza cardiaca è salita a circa 250-500 battiti al minuto, portandolo alla morte. Il termine “morire dalle risate” nasce nell’antica Atene. Dopo che il filosofo Crisippo Soli morì per questo motivo. Aveva raccontato una barzelletta per la quale rise fino a morire.
  • La Biblioteca di Alessandria è la più grande e famosa biblioteca del mondo antico. Distrutta nei primi secoli d.C., è stata a lungo un centro culturale fondamentale per la Grecia classica. La missione della biblioteca era di raccogliere e conservare la conoscenza del mondo, secondo il fisico Galeno, un editto faraonico imponeva che ogni libro trovato sulle navi che attraccavano ad Alessandria dovesse essere portato alla Biblioteca dove gli scribi lo copiavano, e restituivano la copia alla nave, mentre l’originale veniva conservato dalla biblioteca.
  • Per commemorare l’antica biblioteca di Alessandria e farne rivivere lo splendore è stata costruita una biblioteca moderna che porta lo stesso nome, essa possiede migliaia di volumi di valore immenso, ed ha perfino un archivio online che custodisce tutto ciò che è stato pubblicato sul web fin dal 1996.

CINA

Origami

 

  • Con il termine origami si intende l’arte di piegare la carte (dal giapponese “oru” piegare e “kami” carta) e, sostantivato l’oggetto che ne deriva. Il termine è di origine giapponese, ma esistono tradizioni della piegatura della carta anche in Cina, tra gli Arabi ed in Occidente.
  • La tecnica moderna degli origami usa pochi tipi di piegature combinate in un’infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi. In genere, questi modelli, cominciano da un foglio quadrato, le cui facce possono essere di colore differente e continua senza fare tagli sulla carta, ma l’origami originale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli, oltre che partire da basi non necessariamente quadrate.
  • Alla base dei principi che regolano l’origami, vi sono senz’altro i principi scintoisti del ciclo vitale e dell’accettazione della morte come parte di un tutto: la forma di carta, nella sua complessità e fragilità, è simbolo del tempio scintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent’anni, e la sua bellezza non risiede nel foglio di carta. Alla morte del supporto, la forma viene ricercata e cosi rinasce, in un eterno ciclo vitale che il rispetto delle tradizioni mantiene vivo.

La Carta

  • LA CARTA (II secolo a.C.)
    Una delle invenzioni più famose provenienti dalla Cina è la carta. I libri di storia ne attribuiscono l’invenzione a T’sai Lun (o Cai Lun), un funzionario imperiale che nel 105 d.C mise a punto un sistema per ricavare dei fogli a partire da pezzi di stoffa usata. Nel tempo poi la lavorazione della carta si affinò, impiegando fusti di bambù o paglia di riso per ricavare materiali maggiormente adatti a diventare un supporto dove poter scrivere con facilità.
  • LA CARTA IGIENICA
    Ma come, anche lei? Certo, non quella che conosciamo oggi (inventata in America a metà del 1800), ma una sua antenata. Gli antichi imperatori cinesi infatti, già nel VI secolo utilizzavano della carta per pulirsi dopo aver fatto i propri bisogni. Era un grande lusso, poiché la carta non era certo a buon mercato come adesso.
  • LA PORCELLANA (anno 1000 circa). Il finissimo ed elegante tipo di ceramica noto come porcellana vide la sua realizzazione per la prima volta durante la Dinastia Tang (tra il VII ed il X secolo d.C). Nei secoli l’arte della porcellana venne perfezionata fino a raggiungere raffinatezze artistiche tali da guadagnarsi l’apprezzamento di Arabi ed Europei, che la diffusero in tutto il mondo allora conosciuto.

Altre invenzioni dal mondo...

Il kazoo

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Il kazoo è uno strumento musicale che fa parte della categoria dei membranofoni. Il corpo dello strumento è a forma tubolare schiacciata, generalmente in metallo o plastica, con un foro centrale chiuso da carta velina o altra membrana che vibra con la voce del suonatore.
Rudimentali strumenti membranofoni a fiato, in grado di imitare i versi di animali o modificare la voce umana in cerimonie tribali, furono utilizzati nell’Africa occidentale per secoli; e, come molti altri elementi del patrimonio culturale dei popoli dell’Africa occidentale, furono in seguito portati dagli schiavi nel sud degli Stati Uniti.

Alabama Vest

Qui, e piú precisamente a Macon in Georgia, verso la metà del XIX secolo, secondo un racconto diffuso ma non documentato sarebbe stato un afroamericano di nome Alabama Vest a creare il primo kazoo moderno – benché ancora in legno – basandosi su uno dei suddetti strumenti di origine africana.
Questo primo kazoo moderno fu pubblicizzato in una fiera nel 1852, e la versione in metallo fu prodotta successivamente a Eden, nello stato di New York.

Hanno lasciato un segno...

Alexander Graham Bell

Alexander Graham Bell (Edimburgo, 3 marzo 1847 – Being Bhreagh, 2 agosto 1922), è stato un ingegnere, inventore e scienziato britannico naturalizzato statunitense. È stato il primo a brevettare un telefono funzionale ed è noto nella cultura popolare e in gran parte della comunità scientifica come l’inventore di tale apparecchio; altri a cui è stata attribuita l’invenzione del telefono sono Charles Bourseul, Innocenzo Manzetti, Antonio Meucci, Johann Philipp Reis ed Elisha Gray.

La vita

Il padre, il nonno ed il fratello di Bell sono stati tutti associati a lavori sull’elocuzione e il linguaggio, sia sua madre che sua moglie erano sorde, fattori che influenzarono profondamente gli studi di Bell. Le sue ricerche lo portarono a sperimentare dispositivi acustici che culminarono nel primo brevetto per il telefono ne 1876. In retrospettiva, Bell considerò la sua più famosa scoperta, un’intruso nel suo vero lavoro come scienziato e rifiutò di avere un telefono nel suo studio.

Carriera

Nel corso della sua vita Bell raggiunse molti altri traguardi, tra cui rivoluzionari contributi alle comunicazioni ottiche, all’ingegneria degli idroscafi e all’aviazione. Nel 1898 Bell fu uno dei soci fondatori della National Geographic Society. È stato descritto come una delle figure più influenti nella storia dell’umanità. Di sua fondazione e poi a lui intitolato uno dei centri di ricerca e sviluppo più importanti al mondo (i Bell Laboratories).

Dall'antichità

Archimede di Siracusa

Archimede di Siracusa (Siracusa, 287 a.C. circa – Siracusa, 212 a.C.) è stato un matematico, fisico e inventore siciliano.
Considerato uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad avanzare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all’idrostatica (branca della meccanica), dall’ottica alla meccanica.
Fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e formulò le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi.
In campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vita di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva.
Circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall’assedio romano.

EUREKA!

La sua vita è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nell’immaginario collettivo. È rimasta celebre nei secoli, ad esempio, l’esclamazione EUREKA!!! alla quale è legato un celebre aneddoto della vita di Archimede; l’avrebbe pronunciata in occasione della propria scoperta del “principio che regola la spinta idrostatica che ricevono i corpi in galleggiamento”.

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Elementi

Idrogeno

L’idrogeno (simbolo H) è il primo elemento chimico della tavola periodica (numero atomico 1) e il più leggero. È l’elemento più abbondante dell’universo osservabile e il suo isotopo più comune, il prozio, consiste di un protone, che forma il nucleo, e di un elettrone. Essendo l’atomo più semplice, è stato studiato in maniera approfondita dalla meccanica quantistica.
Nel 1783 Antoine Levoisier assegnò all’elemento il nome di “idrogeno” quando provò (insieme a Laplace) la scoperta di Cavendish, cioè che la combustione dell’idrogeno generava acqua.

Elio

L’elio (dal greco hèlios, “sole”) è il secondo elemento chimico della tavola periodica, quindi ha il numero atomico 2 e simbolo He. È un gas nobile incolore, inodore, insapore, non tossico e inerte. Si presenta come gas mono-atomico. Dopo l’idrogeno, è l’elemento più leggero e più abbondante nell’universo osservabile, essendo presente in circa il 24% della massa totale elementare.

Litio

Il litio (dal greco, líthos, “pietra”) è l’elemento chimico della tavola periodica degli elementi che ha numero atomico 3 e simbolo Li. È il secondo elemento del primo gruppo, ma è il primo degli elementi metallici e il capostipite dei metalli alcalini. Tra questi, l’energia di ionizzazione (5,39 eV)e l’affinità elettronica (0,618 eV) del litio sono le più alte; di conseguenza, ha anche la più alta elettronegatività (0,98, scala Pauling).

Il più leggero dei solidi

Il litio, che non si trova in natura allo stato elementare, è un metallo tenero, ma un po’ meno dei metalli alcalini seguenti, di color bianco argenteo, che si ossida rapidamente a contatto con l’aria o l’umidità. È il più leggero degli elementi solidi ed è usato principalmente nelle leghe conduttrici di calore, nelle batterie e come componente in alcuni medicinali.

Utilizzo

Il litio è un elemento chimico che viene utilizzato come farmaco di tipo antipsicotico. Il suo utilizzo principale, a tal proposito, riguarda il trattamento del disturbo bipolare, conosciuto anche come sindrome maniaco-depressiva, un disturbo dell’umore caratterizzato da gravi oscillazioni dello stato d’animo.
Il litio si trova in piccole quantità anche in cibo ed acqua. L’organismo umano lo assorbe attraverso il flusso ematico che, a sua volta, lo può trasportare a tutti gli organi, incluso il cervello.

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