pubblicato ad aprile 2025
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universo
Intorno a noi, nell'universo
Stelle e Galassie
Vista dall’alto, la nostra galassia, la “Via Lattea” ha la forma di una gigantesca spirale ed è composta da 150 miliardi di stelle, il Sole è una di quelle.
Il Sole, insieme al nostro sistema solare, e tutte le stelle della nostra galassia, ruotano attorno al centro galattico. Ogni 225 milioni di anni, esso compie un’orbita completa, attorno al centro. Il centro galattico della Via Lattea è il punto più luminoso della galassia ed è una fonte enorme di energia, e senza dubbio il posto più caotico della nostra galassia. Al centro della nostra galassia, quindi, impegnato a divorare materia e perfino la luce, si trova Sagittarius A, un enorme buco nero di 22 milioni di km di diametro e una massa di 3,7 milioni di volte maggiore di quella del Sole.
Il diametro della Via Lattea misura 100 mila anni luce, mentre la distanza tra noi ed il centro della galassia è di 30 mila anni luce. Il nostro Sistema Solare si trova in una posizione, relativamente tranquilla, una zona poco popolata della galassia. Sono stati individuati, “intorno a noi“, 51 sistemi solari, posti a una distanza inferiore a 17 anni luce e 131 stelle entro una distanza di 20 anni luce dalla Terra.
Alfa Centauri

La luce della stella più vicina a noi, Proxima Centauri, che si trova nel sistema solare Alfa Centauri, impiega 4 anni e 3 mesi per arrivare da noi, quindi la stella si trova a circa 4,25 anni luce.
Tanto per capirci un pò meglio, la luce del nostro Sole, una comune stella di età media, impiega otto minuti e mezzo per raggiungere la Terra.
Nel 2016 è stato individuato un pianeta, potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale, nella fascia orbitale abitabile della Proxima Centauri, però, data la natura di quest’ultima di nana rossa e di stella a brillamento, la possibilità che sul pianeta possa svilupparsi la vita è ancora da accertare.
Gliese 710
Continuando a studiare lo spazio intorno a noi, pare che alcuni nostri “vicini” abbiano aiutato la vita a sbocciare sul nostro pianeta, ma la nostra galassia ospita anche fenomeni che potrebbero spazzarci via, come la nana arancione, chiamata Gliese 710.
Gliese 710 ha, circa, il 60% della massa del Sole, si trova attualmente a solo 63 anni luce dalla Terra, e si sta avvicinando. Se dovesse avvicinarsi troppo, la sua gravità potrebbe trasformare “innocui blocchi di ghiaccio e polvere” in comete lanciate veso il Sole. Si stima che, fra 1,3 milioni di anni potrebbe entrare nella Nube di Oort, una nube sferica di comete, posta tra i 20.000 e i 10.000 au. A quel punto ci sarebbe una vera pioggia di comete nel nostro Sistema Solare interno, che potrebbe causare un’estinzione di massa. Non sappiamo se ciò succederà, ma è possibile. Secondo gli astronomi, c’è l’86% di possibilità che ciò accada. Ma anche per il restante 14%, Gliese 710 potrebbe, comunque, spostare alcune comete e lanciarle verso di noi.
Oltre a Gliese 710, abbiamo anche altro di cui preoccuparci. Ci sono più di 150 stelle, abbastanza vicine da disturbarci, entro i prossimi 2 milioni di anni.
La Stella di Barnard
Un’altro cattivo “vicino” è La Stella di Barnard, una nana rossa, 2000 volte più debole del Sole, e anch’essa si muove verso di noi. È stato calcolato che tra 10 mila anni sarà la stella più vicina a noi. Trovandosi a una distanza di 5,96 anni luce da noi, la Stella di Barnard, già è una delle stelle più vicine alla Terra, solo le tre componenti del sistema solare Alfa Centauri sono ancora più vicine.
La Stella di Barnard è stata, in passato oggetto di diverse controversie. Tuttavia, nel 2024, è stato scoperto, tramite il Very Large Telescope(VLT), un telescopio posto sulle Ande cilene, e dotato di 4 specchi del diametro di 8 metri, montati su supporti antidistorsione, un pianeta roccioso, orbitare attorno ad essa.
Il pianeta ha una massa almeno la metà di quella di Venere e orbita attorno alla stella madre in appena 3 giorni. Nel 2025 è stata confermata la presenza di altri tre piccoli pianeti, portando il numero totale degli esopianeti, attorno alla Stella di Barnard, a sistema planetario a quattro.
Pianeti fuori dal nostro Sistema Solare
Uno degli strumenti che ha aiutato gli scienziati a fare scoperte straordinarie, come altri sistemi solari e pianeti, furoi dal nostro sistema solare è il telescopio spaziale Kepler, denominato anche “scopritore di pianeti“. Il veicolo spaziale, chiamato Kepler, in onore dell’astronomo tedesco Johannes Kepler è stato lanciato con successo il 7 marzo 2009. Il primo esopianeta è stato scoperto solo 15 anni fa. Da quello che sappiamo, il pianeta più vicino, al di fuori del nostro Sistema Solare è appena a 10,5 anni luce e orbita intorno alla sua stella d’origine, una nana arancione, la Epsilon Eridani. Si tratta di Epsilon Eridani B, un pianeta simile al nostro Giove, una grossa palla di gas e polveri, un mondo davvero ostile alla vita.
Ancora più lontano, a circa 200 anni luce, troviamo Kepler 16B, un pianeta che orbita intorno a due soli. È quasi certamente gassoso e ghiacciato, più simile a Saturno che alla Terra.
Nel 2011, gli astronomi hanno trovato un nuovo tipo di pianeta, il senza fissa di mora. Viene chiamato cosi perché non orbita intorno alla sua stella madre. Questo tipo di pianeti sono nati come tutti i pianeti intorno alla loro stella d’origine, ma per qualche motivo sono stati espulsi ed ora vagano per la galassia senza fermarsi in alcun posto.

Il Portale delle curiosità di Cristina G.H.
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Le Pleiadi

Le Pleiadi, conosciute anche come Le Sette Sorelle, si trovano nella “Costellazione del Toro” e distano 380 anni luce dalla Terra. Sono delle giganti blu o bianche, molto vicine tra di loro, e avendo un’origine comune sono legate dalla forza di gravità. A causa della loro brillantezza e vicinanza fra loro, le stelle più luminose delle Pleiadi sono note dall’antichità. Sono citate, per esempio da Omero e Tolomeo. Il Disco di Nebra, un manufatto di bronzo del 1600 a.C., trovato nell’estate del 1999 a Nebra, in Germania, è una delle più antiche rappresentazioni note, del Cosmo. In questo disco, le Pleiadi sono il terzo oggetto celeste, dopo il Sole e la Luna.
La preminenza delle Pleiadi nel cielo notturno le ha rese importanti in molte culture. Tra i maori della Nuova Zelanda sono chiamate Matariki, e il loro sorgere ad oriente segna l’inizio del nuovo anno, a giugno. Pare che gli indiani d’America misurassero la vista, col numero di stelle che riuscivano a distinguere nelle Pleiadi. Anche nell’antichità europea, specialmente tra i Greci, le Pleiadi erano considerate un test per la vista. Secondo la mitologia greca, le Pleiadi erano sette sorelle, ninfe delle montagne, le figlie di Atlante e di Pleione, anch’essi rappresentati da stelle nelle Pleiadi.
L’età delle Pleiadi è stimata tra i 75 ed i 150 milioni di anni.
Sirio
Sirio, la stella più luminosa del nostro cielo notturno, dista meno di 9 anni luce dalla Terra. In realtà, è un sistema binario, composto da due stelle bianche, orbitanti l’una attorno all’altra, con una separazione di circa 20 au, grosso modo la distanza tra il Sole e Urano, e un periodo di poco superiore a 50 anni.
Sirio A, la componente più luminosa, possiede una massa di circa 2,1 volte quella del Sole ed il suo raggio equivale a circa 1,88 volte il raggio del nostro Sole.

Beltegeuse
A circa, 500/800 anni luce dalla Terra, nella Costellazione di Orione, si trova uno dei nostri vicini più conosciuti, la Super Gigante Rossa, Beltegeuse, con una massa 20 volte superiore a quella del Sole. Questa stella si avvicina alla fine della sua vita. Tra il 1996 ed il 2011, Beltegeuse si è ritirata del 15%, per cause ancora ignote.
La Super Gigante Rossa potrebbe diventare una supernova, entro mezzo milione di anni, o potrebbe averlo già fatto. Visto che si trova a qualche centinaia di anni luce dalla Terra potrebbe già essere esplosa, ma ancora non lo sappiamo perché la luce ancora non ci ha raggiunti. La buona notizia è che la stella è troppo lontana per farci del male.
Gruppi di Galassie
Il Gruppo Locale

Le galassie si raggruppano per via della reciproca attrazione gravitazionale. Il Gruppo Locale è il gruppo di galassie di cui fa parte la Via Lattea, la galassia di cui fa parte il nostro sistema solare. Il nostro Gruppo comprende più di 80 galassie, per la maggior parte di piccole dimensioni, e il suo centro di massa, ossia, il centro di gravità, si trova in un punto compreso fra la Via Lattea e la galassia di Andromeda.
Il gruppo ha un diametro di circa 10 milioni di anni luce, diviso principalmente in due grossi centri, con una forma simile ad un manubrio. I membri più massicci del Gruppo Locale sono, la Galassia di Andromeda, seguita dalla Via Lattea e dalla Galassia del Triangolo, conosciuta anche con il nome di M33, una galassia a spirale, distante circa 3 milioni di anni luce dalla Terra e situata nella Costellazione del Triangolo.
Galassie

Le due galassie, a noi più vicine sono le “Nubi di Magellano“. La Piccola Nube è al centro e la Grande Nube a destra. All’interno di quest’ultima, nel 1987, gli astronomi hanno potuto osservare l’esplosione di una supernova. In realtà, questa super gigante è esplosa 160 mila anni fa, ma la luce dell’esplosione ha impiegato questo tempo per giungere fino a noi.
Andromeda

La galassia di Andromeda, situata a più di 2 milioni di anni luce dalla Terra, è la galassia più grande, vicina a noi. Si pensa che Andromeda abbia, circa, 10 miliardi di anni e che sia il prodotto di una fusione di galassie. A lungo si è creduto che questa galassia fosse molto più grande della nostra. Studi recenti, però, hanno stimato che la massa di Andromeda sia più simile a quella della Via Lattea di quanto non si pensasse in precedenza.
Andromeda è anche famosa per avere un nucleo galattico molto attivo. Dalle recenti osservazioni di Hubble, al centro della galassia sembrerebbero esserci due punti di concentrazione luminosa. In uno di questi due punti si è, recentemente, scoperto un buco nero super massiccio, grande da 110 a 230 milioni di volte il Sole. In più, è abbastanza probabile che la galassia stia passando dalla classica forma a spirale, a un tipo più raro di galassia, nota come galassia ad anello.
Ng253, Moneta d'argento

A 10 milioni di anni luce dalla Terra troviamo la Galassia della Moneta d’argento, fatta a spirale come Andromeda e come la Via Lattea. La galassia, “relativamente vicina“, ha il diametro di circa 500 anni luce, e la sua massa è stimata intorno a 80 miliardi di volte quella del Sole. Chiamata anche Ng253 è l’oggetto più luminoso dell’ammasso di galassie denominato “Gruppo dello Scultore“.
M83, Girandola del Sud

Alla stessa distanza, più o meno, a 15 milioni di anni luce, troviamo un’altra galassia a spirale, la M83, chiamata anche la Girandola del Sud, proprio per la sua forma. Questa galassia è visibile nella “Costellazione dell’Idra” ed è una delle galassie più luminose del cielo.
M83 appare vista quasi perfettamente di faccia, pertanto è ben studiata e le sue strutture dei bracci sono ben conosciute. Gran parte delle stelle di M83 sono giovani e sono disposte sulle spirali, rendendole così molto luminose e dal caratteristico colore azzurro. Le stelle centrali sono, invece, più vecchie e appaiono di colore giallo o rossastro. M83 è ben nota anche per il gran numero di supernove osservate, ben sei.
Curiosità
- E tutte le galassie hanno in comune un particolare, immensi buchi neri al centro, ossia voraci concentrazioni di gravità, capaci di divorare interi sistemi solari. Tra questi, troviamo i Quasar, capaci di divorare massi equivalenti, anche a 600 volte la Terra, in un minuto.
- I Quasar sono eccezionalmente luminosi, le più potenti fonti di energia dell’universo e sono tra i più antichi corpi celesti.
- Un cosa molto curiosa sulle galassie è che possono anche collidere tra di loro, sconvolgendone la struttura di entrambe, e formando super galassie. È possibile che, tra 10 miliardi di anni, la nostra galassia subisca la stessa sorte, entrando in collisione con la galassia Andromeda.

