pubblicato a settembre 2024
prossimo a dicembre 2024
natura
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L'isola di North Sentinel
Storia e georgrafia dell'isola
L’isola è circondata da una barriera corallina, manca di porti naturali ed, eccetto le scogliere, è interamente ricoperta da foresta.
Si è pensato che “gli onge”, un popolo dell’arcipelago, avessero forti somiglianze culturali con i sentinelesi. Tuttavia gli onge che furono portati sull’isola dai colonizzatori britannici nel corso del XIX secolo, non furono in grado di comprendere la lingua sentinelese, ed è quindi ipotizzabile un significativo periodo di separazione tra i due popoli.
Spedizioni sull'isola
Le isole Andamane e Nicobare nel loro complesso fornirono una base marittima temporanea nel XVII secolo per le navi dell’impero Maratha.
1867
Verso la fine della stagione dei monsoni nel 1867, la Ninive, una nave mercantile indiana, finì distrutta su una barriera corallina vicino all’isola. I 106 sopravvissuti, tra passeggeri ed equipaggio, sbarcarono sulla spiaggia con le scialuppe della nave e furono costretti a difendersi dagli attacchi dei sentinelesi. Alla fine furono trovati e tratti in salvo da una squadra di salvataggio della Royal Navy.
1880
Nel gennaio del 1880 una spedizione guidata da Maurice Vidal Portman, un amministratore del governo, che sperava di osservare gli indigeni e le loro abitudini, sbarcò con successo sull’isola. Il gruppo trovò una rete di sentieri e numerosi piccoli villaggi abbandonati. Dopo alcuni giorni la spedizione catturò 6 sentinelesi (una coppia di anziani e 4 bambini) e gli portò a Port Blair. L’ufficiale coloniale responsabile dell’operazione scrisse che l’intero gruppo “si è ammalato rapidamente, e il vecchio e sua moglie sono morti, cosi i quattro bambini sono stati riportati a casa con numerosi doni.”
1883/1887
Il 27 agosto 1883, dopo l’eruzione del Krakatoa, fu effettuato da Portman un secondo sbarco sull’isola, in quanto le esplosioni del vulcano furono erroneamente scambiate per dei colpi di cannone e questi interpretati come “richiesta di soccorso” da parte di una nave. Una squadra di ricerca sbarcò su North Sentinel e lasciò doni per gli indigeni, prima di fare ritorno a Port Blair. Tra gennaio 1885 e gennaio 1887, Portman visitò l’isola diverse volte, portando doni.
1967
Con l’intento di stabilire rapporti amichevoli con i sentinelesi, a partire dal 1967 diverse squadre esplorative indiane effettuarono brevi sbarchi sull’isola ogni pochi anni.
1974
1975
Nel 1975, l’ex re del Belgio, Leopoldo III, durante un viaggio intorno alle Andamane, partecipò assieme a dei dignitari locali, a una crociera notturna nelle acque al largo dell’isola di North Sentinel. L’imbarcazione si avvicinò alle rive abbastanza da consentire a un guerriero sentinelese di prendere minacciosamente di mira, con il suo arco, il re, che espresse il suo entusiasmo per l’avventura.
1981
1991
2004
2006
Nel 2006, i Sentinelesi uccisero due pescatori che pescavano illegalmente granchi del fango attorno all’isola. L’ancoraggio improvvisato della loro barca, non era riuscito a impedire che venisse portata, dalle correnti, sulla riva dell’isola, dove i due uomini furono uccisi. Un elicottero della Guardia Costiera Indiana, inviato per recuperare i corpi, fu respinto dai guerrieri sentinelesi che scagliarono un nugolo di frecce.
2014
Il 20 novembre 2014 Survival denunciò che i due pescatori avevavo preso di mira le acque intorno all’isola di North Sentinel, nonostante il divieto, mettendo così in grave pericolo la tribù.
2018
Il 21 novembre 2018 un missionario statunitense di nome John Alen Chau, recatosi sull’isola per convertire la popolazione locale al cristianesimo, rimase vittima degli indigeni non appena messo il piede sull’isola.
Censimento del 2001
Il censimento ufficiale indiano del 2001 indicava un numero verificato pari a 39 individui (21 maschi e 18 femmine). Tuttavia questo sondaggio fu condotto a distanza e quasi certamente non rappresenta una stima accurata per una popolazione che si estende su 59,67 km quadrati.
Censimento del 2011
Verso il 1400 d.C. la popolazione toccò i 15/20 mila abitanti e l’attività di abbattimento degli alberi raggiunse il picco massimo. La riduzione della risorsa forestale provocò un’insaprimento dei rapporti sociali interni, che sfociarono talora in violente guerre civili.
L'Isola di Pasqua, Rapa Nui
Come raccontava Alberto Angela nel suo documentario, “L’Isola di Pasqua è una piccola terra che emerge dal nulla, in mezzo all’oceano, tra vento e silenzio, dove si innalzano incredibili statue, alte cinque o sei metri, unico lascito di una civiltà scomparsa.”
Il primo popolo
Le prime persone giunsero sull’isola solcando l’oceano con delle imbarcazioni simili a canoe. Collocare cronologicamente l’arrivo di questa popolazione sull’isola è sicuramente molto arduo. Tra le principali ipotesi, colloca il loro arrivo tra il decimo ed il tredicesimo secolo, altri invece la collocano nell’ottavo secolo.
1100/1200
1600/1700
I Moai
Divinità o altro?
L'Uomo Uccello
Ma quale è stata la causa della fine di questa civiltà?
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1400
Sapevi che?...
Il Generale Sherman
Il kepel
L'ulivo più antico al mondo
Il vero problema è che, al momento, non esiste una metodologia condivisa e accettata per datare l’età di queste piante.
Il fiocco di neve
- Il fiocco di neve è una particella d’acqua allo stato solido, costituito dall’aggregazione di più cristalli di ghiaccio (in genere 10 milioni di volte più piccoli del fiocco), la cui formazione e caduta attraverso l’atmosfera terrestre, in determinate condizioni meteorologiche di temperatura ed umidità, dà luogo al fenomeno di precipitazioni note con il nome di “neve”.
- La genesi dei fiocchi di neve avviene nelle masse d’aria sature di umidità (nubi), allorché microscopiche goccioline (del diametro di 10 µm) di acqua soprafusa (a temperature inferiori a -18°C) cambiano il loro stato passando da fase liquida a quella solida assumendo caratteristiche forme cristalline, un cambiamento innescato da un processo di nucleazione che si sviluppa attorno a un nucleo di impurità (organica o inorganica) del pulviscolo atmosferico.
- I fiocchi di neve esibiscono una grande variabilità di forma e di grandezza. Preso singolarmente, infatti, il singolo fiocco (inteso come singolo cristallino che si aggrega in oggetti più grandi) ha una struttura unica, tanto che ogni cristallino sembra essere diverso dall’altro, anche se è comunque possibile una loro classificazione morfologica in otto categorie generali e almeno 80 varianti individuali. L’emergere di questa complessità e varietà di forme è determinato ed influenzato dalle mutevoli condizioni esterne di umidità e temperatura che si incontrano durante il processo di formazione ed accrescimento del cristallo.
Lago anchialino
- Un lago anchialino o pozza anchialina, dal greco antico “ankhialos” (“vicino al mare”) è una piccola massa d’acqua salmastra senza sbocco, evidente e visibile, al mare, ma collegata all’oceano in maniera sotterranea o inclusa tra rocce laviche, ove si creano degli ecosistemi chiusi ed autosufficienti.
I laghi anchialini sono una caratteristica della falda costiera a densità stratificata e l’acqua vicina alla superficie è fresca e salmastra mentre in profondità è salina per intrusione dalla costa sottostante ad una certa profondità. - A seconda del sito, a volte è possibile accedere all’acqua salina profonda direttamente dalla pozza anchialina o talvolta da caverne sommerse. Il livello dele acque è fluttuante, dovuto ai movimenti della marea, in funzione dell’ubicazione costiera dei laghetti. L’entità della fluttuazione dei livelli d’acqua sarà minore (smorzata) e ritardata rispetto alla variazione e ai tempi osservati nella marea adiacente.
I controlli primari sullo smorzamento e sfasamento sono la distanza dalla costa e la conducibilità idraulica dei materiali geologici.
Un pò di giardinaggio...
L'estratto di vaniglia
- L’estratto di vaniglia viene ottenuto dalla Orchidea.
La vanillina naturale è estratta dai baccelli del seme di Vanilla planifolia, un orchidea originaria del Messico, oggi coltivata nelle zone tropicali di tutto il mondo. Il Madagascar è attualmente il più grande produttore di vanillina naturale. Al momento del raccolto, i baccelli verdi contengono vanillina nella forma del suo β-D-glucoside, e sono sprovvisti sia del sapore che dell’odore caratteristico. Dopo essere stati raccolti, il sapore caratteristico viene sviluppato attraverso un processo di stagionatura che dura diversi mesi. - I metodi variano a seconda del produttore. In generale i baccelli vengono sbianchiti in acqua calda, per arrestare i processi di deterioramento dei tessuti vegetali. Quindi per 1-2 settimane, durante il giorno, vengono stesi al sole ed ogni notte avvolti in panni e imballati in scatole a tenuta stagna per sudare. Durante questo processo, i baccelli diventano marrone scuro e gli enzimi del baccello rilasciano vanillina come molecola libera. In fine i baccelli vengono essiccati e ulteriormente invecchiati affinché i sapori si sviluppano ulteriormente.
L’orchidea è il fiore che simboleggia armonia ed amore. Il fiore incarna la bellezza, il fascino e l’armonia del tutto. Si regala per esprimere un sentimento puro e sincero.
Il Carolina Reaper
Il Carolina Reaper è un peperoncino originario dello Stato della Carolina (USA) ed è stato ottenuto da un incrocio tra un Naga o un ibrido di Naga ed un Habanero Rosso. I benefici per la salute documentati del peperoncino Carolina Reaper continuano a crescere a una velocità vertiginosa, simile alla crescente popolarità del consumo di cibi piccanti in varie forme. I benefici derivano da una sostanza chimica chiamata capsaicina.
Nel 2013 questo peperoncino è entrato nel Guinness dei primati come il più piccante del mondo, raggiungendo una piccantezza media di 1.569.300 unità Scoville, con picchi di 2.200.000 unità. Il record precedente apparteneva al Trinidad Scorpion “Butch T” stabilito nel marzo del 2011.
Proprietà antimicrobiche
Storicamente, le aggiunte piccanti al cibo hanno contribuito a prevenire il deterioramento nei climi caldi, prima dell’invenzione della refrigerazione. Le proprietà antimicrobiche della capsaicina inibiscono fino al 75% della crescita batterica.
Tra i molteplici benefici del peperoncino Carolina Reaper troviamo l’apparato digerente; favorisce la digestione, riduce gas intestinali, cura la diarrea e agisce come rimedio naturale per i crampi.
Il peperoncino aiuta anche a prevenire le malattie cardiovascolari e dilata i vasi sanguigni per favorire il flusso sanguigno.
Proprietà antidolorifiche
A causa delle proprietà antidolorifiche della capsaicina dei peperoncini, può essere applicato sulla pelle per ridurre la sostanza chimica P, l’ingrediente che trasporta i messaggi di dolore al cervello.
Riduce la crescita delle cellule tumorali della prostata, lasciando intatte le cellule normali.
Proprietà antinfiammatorie
- A causa dei benefici antinfiammatori della capsaicina, i peperoncini possono aiutare a prevenire allergie e sintomi allergici.
- Ma comunque può anche far male. Se assunto in maniera eccessiva può provocare degli effetti collaterali. Steve Waters, il codirettore della South Devon Chilli Farm nel Regno Unito, ha detto a Newsweek che il Carolina Reaper ha un sapore di “frutta tropicale” e che è perfettamente sicuro se consumato in piccole quantità.
Quindi, se hai intenzione di mangiare il Carolina Reaper devi sapere che se assunto in maniera eccessiva può provocare degli efffetti collaterali. Inoltre, molte spezie possono causare effetti spiacevoli se si fa uso sbagliato. Per i migliori e più sicuri risultati, il Carolina Reaper dovrebbe essere inserito negli alimenti ed evitare di mangiarlo da solo. - Un articolo pubblicato su di una rivista americana ha documentato il caso di un uomo di 34 anni che ha visitato il pronto soccorso dopo essere stato ripetutamente colpito da forte mal di testa alcuni giorni dopo aver mangiato questo peperoncino. Le scansioni cerebrali hanno rivelato che le arterie nel suo cervello erano ristrette e gli era stato diagnosticato un fortissimo mal di testa. Dopo cinque settimane, le arterie sono tornate alla normalità.
Se per sbaglio doveste ingerire una quantità elevata di peperoncino, bevete un bel bicchiere di latte freddo!
Il cannabidiolo (CBD)
- Il cannabidiolo (CBD) è un metabolita della Cannabis sativa. Ha effetti rilassanti, anticonvulsivanti, antidistonici e antinfiammatori. Favorisce il sonno ed è distensivo contro ansia e panico. Si è rivelato, inoltre, in grado di ridurre la pressione endoculare ed è un promettente antipsicotico atipico.
CBD è l’acronimo di cannabidiolo metabolita della più famosa Cannabis, di cui è la seconda sostanza più abbondante, dopo il THC. A differenza di quest’ultimo, il CBD non è psicoattivo, non crea assuefazione e possiede notevoli capacità rilassanti, antinfiammatorie e antidolorifiche, tanto da suscitare sempre più interesse da parte della comunità scientifica. Proprio grazie al suo potenziale terapeutico, viene utilizzato per il trattamento di diverse problematiche ed è la sostanza a cui ci si riferisce quando si parla di “Cannabis terapeutica“.