pubblicato a luglio 2024

prossimo a settembre 2024

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natura

Come rinasce un bosco?

( puntata di “Superquark” )
  • Il sangue animale può essere usato come concime per le piante. In particolare modo, il sangue di Bue che è molto ricco di azoto viene applicato per la concimazione di rigogliose piante sempreverdi.
  • Gli alberi, riescono a comunicare tra di loro grazie a reti composte da funghi attraverso relazioni simbiotiche formando micorrize in una rete soprannominata “wood wide web”. Attraverso questa rete si scambiano sostanze nutritive come ad esempio il carbonio verso il fungo e sostanze minerali verso la pianta.
    Gli alberi riconoscono i loro simili, inviano più carbonio sotto terra e riducono le proprie radici per fare spazio ai loro figli.
    Le piante riescono a fare la morte cellulare programmata. In pratica uccide le proprie cellule, precisamente uccide parti della pianta stessa per creare nuove strutture.
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  • L’albero di Baobab, che cresce in Madagascar può contenere fino a 300 litri d’acqua per poter affrontare al meglio i lunghi periodi di siccità. In Sud Africa esiste un albero di Baobab di circa 6000 anni che al suo interno ha un Pub. Con i suoi 30-40 metri di circonferenza e circa 20 di altezza, il locale è stato inaugurato nel 1933 con il nome di Sunland Baobab Pub.
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Conosciamo la natura intorno a noi..

  • Le spezie sono sostanze vegetali di origini prevalentemente orientali (pepe, zafferano, cannella ecc.). In antichità, erano oggetto di commercio intenso con l’oriente poiché servivano per ungenti, profumi e ovviamente cibo. Detenere spezie dentro casa era un simbolo di ricchezza.
  • Il processo attraverso il quale le piante usano la luce del sole per trasformare anidride carbonica e acqua in zuccheri e ossigeno è alla base di moltissime forme di vita sulla terra. È difficile attribuire la scoperta a una sola persona, anche se alcuni degli studi più importanti furono sicuramente condotti dallo scienziato olandese Jan Ingenhousz nel 1779.
  • Le foglie di alloro sono da sempre usate come condimento per diversi piatti, e anche per preparare tisane, infusi e liquori. Le principali proprietà benefiche dell’Alloro sono: digestiva (svolge un’azione aperitiva ed eupeptica stimolando gli enzimi digestivi e calmando tensioni come il mal di stomaco), antisudorale e balsamica (favorisce il benessere delle vie respiratorie).
    L’olio di alloro viene utilizzato per l’eccessiva sudorazione dei piedi, ma può tornare utile anche nel contrastare gli inestetismi della pelle come brufoli. Nella tradizione popolare l’alloro veniva usato anche per capelli più belli e lisci. Facendo bollire alcune foglie di alloro in acqua, si filtrava e si svolgeva un impacco prima dello shampoo.
    L’Alloro simboleggia gloria e trionfo. Fin dall’antichità, le corone d’alloro venivano messe sul capo dei vincitori delle Olimpiadi e delle guerre, perfino gli imperatori le indossavano.

La lavanda

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La pianta di lavanda è indigena delle regioni del Mediterraneo, ma è comune anche nelle regioni del sud Europa. I fiori di lavanda vengono utilizzati soprattutto per le loro proprietà modestamente sedative e per le proprietà antispastiche esercitate in particolar modo sulla “muscolatura liscia” del tubo digerente e dell’albero bronchiale.
All’olio essenziale di lavanda, invece, ottenuto per distillazione dei fiori, vengono attribuite ottime proprietà antinfiammatorie, per cui è spesso impiegato esternamente per conferire sollievo e apportare miglioramenti in presenza di affezioni cutanee come “l’acne”, la “rosacea” o gli “eczemi”, e per ridurre l’irritazione e l’arrossamento.
Sono tantissimi i vantaggi di possedere una piantina di lavanda in casa, ma su tutti, quello più rilevante, riguarda la nostra salute mentale. Il profumo della lavanda è in grado di alleviare lo stress e di rilassare i nervi. In più è stato confermato da alcuni studi che influisce positivamente anche sui disturbi del sonno. Dunque se avete difficoltà a prendere sonno o non riuscite a dormire per otto ore filate, provate a posizionare sul comodino, accanto al posto dove dormite, una piantina di lavanda.
Quando la lavanda viene utilizzata per scopi terapeutici, è bene utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi, poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze attive che si stanno assumendo.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente lavanda, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.

Il Girasole

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Il girasole (nome scientifico Helianthus annuus) è una pianta annuale molto nota e apprezzata per la sua grande infiorescenza colorata rinomata sia per scopi decorativi che alimentari. È originaria del continente americano, ma è stata introdotta in Europa solo verso la fine del XVI secolo. Attualmente è molto diffusa anche in Italia, soprattutto nelle regione centrali. Viene definita eliotropica per la particolare tendenza a far girare il suo capolino verso il sole. I suoi semi sono ricchi di importanti proprietà nutrizionali e trovano diverse possibilità di impiego in cucina. Sono alimenti energetici e nutrienti, ricchi di proprietà benefiche. Al pari dei semi di zucca, lino e canapa, anche quelli del girasole sono alimenti da utilizzare come integratori naturali. Dal punto di vista nutrizionale spicca la presenza di acidi grassi essenziali. In particolare, questi semi contengono acido eolico e acido linoleico.

Fonte di vitamine

Sono una buona fonte anche di vitamine, quali quelle del gruppo B ed E. Inoltre, ferro, zinco e fosforo sono alcuni dei sali minerali maggiormente rappresentati. È presente anche il magnesio, che si rivela un valido alleato per la salute del muscolo cardiaco. Sono alimenti ideali da introdurre nella dieta quotidiana. Aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e a favorire la prevenzione di patologie cardiovascolari. Pur essendo molto nutrienti, non hanno un elevato contenuto di grassi ma tendono a presentare un buon apporto calorico. L’olio di girasole, che si ricava dai suoi semi spremuti a freddo, è molto usato in cucina per friggere, ma ha un basso punto di fumo, intorno ai 130°. Per questo, sarebbe più indicato usarlo a freddo.

Ricco di antiossidanti

Ricco di antiossidanti, grazie alla sua ricchezza di vitamina E, è meglio perfino dell’olio di oliva nel combattere l’invecchiamento cellulare. È anche utile nel prevenire malattie cardiache e abbassare il colesterolo, perché è ricco di fenoli, sostanze con proprietà preventive contro le malattie degenerative.
Il Girasole è un fiore che simboleggia allegria e gioia. È un fiore simbolo del sole molto apprezzato da re, artisti, poeti e scrittori per la sua semplicità. Si regala per ogni occasione in un giorno estivo.

I Funghi

I funghi sono degli organismi appartenenti ad un regno diverso da quello degli animali e delle piante, tuttavia, a livello nutrizionale, sono molto simili alle verdure e vanno consumati come tali. I funghi sono alimenti poco calorici, ricchi di minerali come fosforo e potassio.
Utili per il sistema cardiovascolare e il sistema immunitario, hanno proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ma non solo, sono ricchi di fibre, di vitamina B2, B3 e B5, di potassio e di rame. Le caratteristiche nutrizionali dei funghi dipendono dalla tipologia, tuttavia, 100 g di funghi apportano circa 30 kcal.
I funghi, come abbiamo accennato prima, hanno la caratteristica di sostenere il nostro sistema immunitario. Sono i polisaccaridi contenuti nei funghi che possono aiutarci a riequilibrare il sistema immunitario nel caso in cui sia iper-stimolato da allergie o infiammazioni, oppure quando ci troviamo in condizioni di deficit dovute da infezioni croniche.
Il selenio presente in buone quantità è utile anche per capelli, unghie e denti, grazie alle proprietà antiossidanti. Le controindicazioni si riferiscono ad eventuali allergie o al rischio di intossicazione dovuto all’ingestione di funghi velenosi, e non meno trascurabile per eccesso nelle quantità.
Nonostante le tante proprietà benefiche, ricordatevi che i funghi sono difficili da digerire, a causa della presenza della chitina, un polisaccaride molto difficile da metabolizzare. La quantità di funghi consigliata è di 80 grammi, massimo due volte a settimana.

Genetica

Geneticamente parlando, i funghi sono più simili all’uomo che alle piante. Infatti questi vegetali appartengono ad un regno a sé stante. I funghi possono stimolare la pioggia nell’atmosfera che circonda i loro habitat.
Il fungo vivente più grande al mondo è un tipo di fungo degli Stati Uniti. Si chiama Armillaria ostoyaei, appartiene alla specie dei funghi chiodini. La rete di filamenti che costituisce il fungo vero e proprio vive sotto terra ed ha un’estensione gigantesca. La popolazione del Giappone spende più di 270 milioni di euro all’anno solo per i funghi per uso alimentare.

Conosciamo il mondo...

Times Square New York

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Times Square è uno dei maggiori incroci di New York, all’intersezione tra sette palazzi e una stazione dell’omonima città. Si estende dalla West 42nd Street alla West 47th Street. Times Square è formata dagli isolati compresi tra la Sixth Avenue e la Eighth Avenue e tra la West 40th Street e la West 53rd Street formando la parte più a ovest dell’area commerciale di Midtown Manhattan.
Pur essendo più piccola della Piazza Rossa a Mosca, della Puerta del Sol a Madrid, degli Champs-Elysée a Parigi, di Trafalgar Square a Londra o la Piazza Tienanmen a Pechino, Times Square ha tuttavia raggiunto lo status di icona paesaggistica ed è diventata un simbolo della sua città, nonché una delle aree più trafficate al mondo. Times Square è nota soprattutto per i grandi e numerosi cartelloni pubblicitari animati e digitali.

Proprietà di John Morin Scott

Prima e dopo la guerra d’indipendenza americana, l’area dove oggi si trova Times Square era di proprietà di John Morin Scott, un generale della milizia di New York che servì sotto George Washington (l’uomo che sarebbe diventato il primo presidente degli Stati Uniti d’America) combattendo tra l’altro nella Battaglia di Long Island. La residenza di Scott si trovava presso quella che oggi è la 43rd Street, circondata dalla campagna destinata alle coltivazioni e all’allevamento dei cavalli. Nella prima metà del XIX secolo diventò proprietà di John Jacob Astor che fece la sua seconda fortuna vendendo lotti di terreno agli hotel e altre aziende del settore immobiliare mentre la città cresceva rapidamente.

Sede del giornale New York Times

All’inizio del Novecento, l’editore del New York Times, Adolph S.Ochs spostò la sede del giornale presso un nuovo grattacielo nella 42nd Street a Longacre Square. Ochs convinse il sindaco George Brinton McClellan a costruire lì una stazione della metropolitana e l’area venne rinominata “Times Square” il giorno 8 aprile 1904. Appena tre settimane dopo comparve sul fianco di una banca all’angolo tra la 46th Street e Broadway il primo cartellone pubblicitario elettrificato. Il New York Times si trasferì in uffici più spaziosi dall’altra parte di Broadway nel 1913. Il vecchio edificio (Times Building) fu più tardi rinominato “Allied Chimica Building”. Ora conosciuto semplicemente come One Times Square, è famoso per la sfera che cade da una torre sul suo tetto alla mezzanotte del 31 dicembre per celebrare l’inizio del nuovo anno.

Centro culturale

Di pari passo con la crescita della città, Times Square si sviluppò come cuore culturale pieno di teatri, music hall e alberghi per l’alta società. La situazione cambiò con l’arrivo della grande depressione degli anni trenta tanto che in seguito venne considerato un quartiere pericoloso.
La decadenza di Times Square e specialmente i suoi business per adulti diventarono il simbolo del declino di New York e della corruzione dagli anni sessanta fino agli inizi degli anni novanta. Negli anni ottanta iniziò un vero e proprio boom dell’edilizia commerciale nella zona, come parte di un piano di sviluppo a lungo termine concepito dai sindaci Ed Koch e David Dinkins.
Verso la metà degli anni novanta il sindaco Rudolph Giuliani (1994-2002), figlio di immigranti italiani, condusse uno sforzo intenso per migliorare la zona, aumentare la sicurezza, rimuovere i teatri pornografici, gli spacciatori e aprire più attrazioni dedicate ai turisti e costruzioni di alto mercato. Nel 1990 lo stato di New York acquisì sei dei nove teatri storici nella 42nd Street. L’organizzazione non profit New 42nd Street fu scelta per sovrintendere al loro restauro. I teatri furono rinnovati per gli spettacoli di Broadway, destinati a scopi commerciali o demoliti.

L'ultimo dell'anno a Times Square

In media, circa 750.000 persone riempiono Times Square per festeggiare l’ultimo dell’anno. Si é stimato che per la ricorrenza del nuovo millennio, il 31 dicembre 1999, la folla fosse composta da circa due milioni di persone radunate a Times Square e lungo la 6th Avenue e la 8th Avenue, fino a Broadway, la Seventh Avenue e la 59th Street formando il più grande affollamento nella piazza dall’agosto del 1945 durante i festeggiamenti per la fine della seconda guerra mondiale.

Flatiron Building

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Flatiron Building, il grattacielo di Spiderman, progettato dall’architetto Daniel Burnham e costruito nel 1902, gli ha permesso di guadagnarsi lo spazio vuoto situato all’incrocio tra la Fifth Avenue e Broadway con estrema esattezza. Con i suoi 22 piani, 87 metri di altezza e appena due di larghezza, il Flatiron Building non è mai stato l’edificio più alto della città, (basti pensare che l’Empire State Building è alto 380 metri) ma é da sempre uno dei più spettacolari, e la sua popolarità lo ha reso un simbolo di New York per più di un secolo.

Fetta di torta

Oggi si fatica chiamarlo grattacielo, ma quando fu costruito nel 1902 e completato dopo solo un anno dall’inizio dei lavori, era uno degli edifici piú alti della città e non fu accolto con molto entusiasmo; la stampa lo definì “fetta di torta”. Nonostante le critiche e il diffuso scetticismo iniziale, il Flatiron Building venne inaugurato davanti a migliaia di persone e negli anni successivi è diventato uno degli edifici più immortalati in fotografie, dipinti e cartoline, che proprio in quegli anni cominciavano a circolare. I fotografi Edward Steichen e Alfred Stieglitz hanno catturato immagini particolarmente memorabili dell’edificio, così come il pittore impressionista Childe Hassam.
Per tutti i fan di Spiderman il Flatiron è stato scelto come quartier generale del DailyBugel, dove Peter Parker lavora come fotografo freelance.

Curiosità newyorkesi...

  • Perché è nota come la Grande Mela? Il famoso soprannome di New York risale agli anni venti del Novecento e si deve al cronista sportivo John J. Fitz Gerald. Molti ritengono fosse già in uso qualche anno prima, ma, in ogni caso, fu lui a renderlo popolare. Il giornalista, infatti, lo utilizzò come titolo della sua rubrica dedicata alle corse ippiche sul New York Morning Telegraph: “Notes from the Big Apple”. Il motivo? I fantini erano soliti chiamare le gare newyorkesi “big apples” in riferimento al primo premio dato ai cavalli e da allora è diventato ufficialmente il nickname della metropoli.
    Dal 1997 l’angolo tra la 54esima e Broadway, dove visse Fitz Gerald, è noto come Big Apple Corner.
  • New York, con i suoi oltre 8 milioni di abitanti, è una delle metropoli più popolate del pianeta. Secondo studi recenti uno statunitense su trentotto abita proprio qui e la città ha più abitanti di ben 40 stati americani. Inoltre, nella metropoli nasce un bambino ogni 4,4 minuti, mentre una persona muore ogni 9,1. La popolazione, infine, è composta per circa un quarto di ragazzi e bambini sotto i 18 anni e le donne sono circa 400mila in più rispetto agli uomini.

Città multilingua

  • Grazie alla sua storia, alla continua immigrazione e al via vai di persone che ogni giorno anima la città, a New York si parlano oltre 200 lingue. Secondo alcuni, contando tutti i dialetti, si arriverebbe addirittura a 800. Inoltre, la metropoli vanta la più grande comunità portoricana del mondo e la più grande comunità cinese dell’Occidente, quella di Chinatown.
  • John Steinbeck, diceva così… “Una volta che siete vissuti a New York per qualche tempo e la città è diventata casa vostra, non c’è altro posto altrettanto bello. Qui si concentra tutto, popolazione, arte, teatro, letteratura, editoria, import, affari, assassinii, aggressioni di strada, lusso, povertà. È tutto di tutto. Va avanti tutta notte, instancabile”.
  • “I newyorkesi camminano più in fretta, parlano più in fretta, pensano più in fretta. Non è necessario esserci nati per essere newyorkesi, ma dopo sei mesi tu camminerai parlerai e penserai più in fretta. E da quel momento anche tu potrai considerarti un newyorkese”.
    (Edward Koch)

Curiosità newyorkesi...continua..

  • Nel 19° secolo New York pullulava di maiali. Come testimonia anche Charles Dickens di ritorno dal suo primo viaggio in città nel 1842, i maiali a quell’epoca girovagavano grassi e liberi . E ce n’erano almeno 20mila, 5 per ogni persona. Per almeno metà secolo erano loro i padroni della città, servivano ai più poveri sopraffatti dalla crisi, come unico mezzo di sostentamento, ma creavano disagi e potevano diventare anche aggressivi. Per molto tempo non si seppe come risolvere la questione, ma almeno vennero sfruttati come spazzini.
  • Washington Square Park, Battery Park, Union Square Park nascono come luoghi di sepoltura. Proprio durante i lavori di ristrutturazione dell’area di Washington Square Park nel 2008, son stati rinvenuti numerosi scheletri e lapidi di coloro che nei primi anni dell’800 vi furono sepolti. Raramente se ne trova menzione nelle guide ma c’è chi conferma che addirittura sia ancora infestato.
  • La riserva d’oro più grande al mondo si trova a New York, alla Federal Reserve Bank. 80 piedi sotto la pavimentazione della banca sono custoditi 90 bilioni di dollari in lingotti d’oro.
  • La città di New York paga i senzatetto perché se ne vadano altrove. Per quanto a lungo criticata, questa politica di ricollocamento iniziata con Bloomberg e proseguita con De Blasio, prevede il pagamento di una certa cifra per far trasferire i senzatetto in altri Stati. Mantenere gli homeless nei centri di accoglienza pubblici costa sicuramente più che pagargli un biglietto di sola andata. Unica clausola: il senzatetto deve garantire che avrà qualcuno a destinazione che si prenderà cura di lui.
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Il Portale delle curiosità di Cristina G.H.

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Sito: http://ilportaledellecuriosità.com/

Hanno lasciato il segno...

Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo (Genova, 26 agosto-31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee, a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe.
L’importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del paese sudamericano della Colombia.

Esploratore

Marinaio sin da giovane, maturò l’idea dell’esistenza di una terra oltre oceano (secondo lui l’Asia), proprio durante i suoi viaggi da capitano di mare di navi mercantili. Convinto dell’esattezza delle proprie tesi, dapprima Colombo chiese i finanziamenti per inaugurare la nuova rotta al re Giovanni II del Portogallo, ma visto che costui li negò i fondi tentò con i re di Castiglia e Aragona, i quali dopo le trattative e soprattutto grazie all’appoggio di Isabella di Castiglia, accettarono di finanziare l’impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l’esito fosse risultato positivo. Salpato da Palos de la Frontiera il 3 agosto 1492, giunse nell’odierna San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno.
Cristoforo Colombo non ha mai saputo di aver esplorato le Americhe, pensava di aver trovato l’Asia (che furono chiamate per molto tempo “Indie occidentali”). Fu poi grazie al navigatore Amerigo Vespucci, nei primi anni del XVI secolo che si cominciarono a delineare le carte geografiche di un nuovo continente chiamato “Nuovo Mondo”, ed in seguito “Americhe”.

Amerigo Vespucci

Amerigo Vespucci, navigatore italiano (Firenze 1454 – Sivilia 1512), dapprima cittadino della Repubblica Fiorentina e poi suddito del Regno di Castiglia dal 24 aprile 1505. Divise con Cristoforo Colombo la gloria della scoperta dell’America. Durante i due viaggi (1499-1500 e 1501-02) Vespucci esplorò le coste atlantiche dell’America Meridionale da circa “12° latitudine N” a “50° latitudine S”, compiendo così una impresa memorabile, che lo pone tra i più grandi esploratori della storia.

Nuovo mondo

Altrettanto merito gli va riconosciuto per avere intuito che le terre nuovamente scoperte non facevano parte dell’Asia. Fu, quindi, il primo esploratore a rendersi conto, durante un viaggio a servizio del Regno di Portogallo nel 1501, che le nuove terre recentemente scoperte ad occidente dell’Oceano Atlantico non erano l’estrema “propaggine” dell’Asia orientale, come si credeva inizialmente, ma una parte di un continente ignoto che lui chiamò “Nuovo Mondo”, e che in suo onore fu poi chiamato America. Il nome America, che ricorda quindi quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, fu proposto dal cosmografo M. Waldseemüller e apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo (Cosmographiae Introductio) e nella carta che l’accompagna, riferito all’odierna America Meridionale, già denominata “Mundus Novus” per distinguerla dal continente asiatico, mentre si supponeva che le Antille fossero parte dell’Asia.
La separazione dalle terre antartiche fu accertata nel 1520 dalla spedizione di F.Magellano, mentre solo verso il 1560 si ammise la separazione, a N-O, dall’Asia. Il nome di America fu esteso verso il 1570 all’intero continente, ma si conservò anche quello di Indie Occidentali per l’area centrale.

Famiglia e studi

Amerigo fu uno dei massimi rappresentanti di un’importante nobile famiglia di Firenze, i Vespucci, che avevano le proprietà in Borgo Ognissanti vicino alla chiesa di Ognissanti dove esiste la cappella Vespucci, collocata a destra nella navata. Fortunatamente per Amerigo, suo zio, frate domenicano nel monastero di San Marco, era anche uno dei più celebri studiosi umanisti a Firenze dell’epoca e gli fornì un’ampia formazione in letteratura, filosofia, retorica e latino.
Fu anche introdotto alla geografia e all’astronomia, materie che ebbero un ruolo essenziale nella sua carriera. Gli scritti successivi di Amerigo hanno dimostrato una familiarità con il lavoro dei classici cosmografi greci, Tolomeo e Strabone, e con il lavoro più recente dell’astronomo fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli.

Esplorazioni

Vespucci partecipò al viaggio di esplorazione con Juan de la Cosa. Il probabile comandante di questa spedizione fu Juan Díaz de Solís. Probabilmente fu il re Ferdinando II d’Aragona a volere questa spedizione, per rendersi conto se la terraferma fosse realmente distante dall’isola di Hispaniola e avere così una visione più ampia e precisa delle nuove terre.
Vespucci partecipò a una spedizione guidata da Alonso de Ojeda. Nella spedizione vi era anche Juan de la Cosa, famoso pilota e cartografo. Dopo aver toccato terra in corrispondenza dell’odierna Guyana, i due si separarono. Vespucci continuò verso sud fino a toccare la foce del Rio delle Amazzoni, all’incirca a 6° S, successivamente proseguì verso sud fino al Cabo de São Roque, (Capo San Rocco), circa 30 km a nord dell’odierna città di Natal. Quindi la spedizione rientrò verso nord riconoscendo “l’isola di Trinidad” e il fiume Orinoco, prima di fare ritorno in Spagna.
Nel 1501, sempre al servizio del Portogallo, prese parte a una spedizione comandata da Gonçalo Coelho. Prima di giungere nelle Americhe, la spedizione si era fermata alcuni giorni nelle isole di Capo Verde ed aveva incrociato le navi di Pedro Alvares Cabral, esploratore portoghese di ritorno dal suo viaggio in India. A Capo Verde, Vespucci conobbe l’ebreo Gaspar da Gama che gli descrisse i popoli, la fauna e la vegetazione dell’India. Comparando questo racconto con quello che poi osservò, giunse nel 1501 alla conclusione che le terre che stava visitando non potevano fare parte dell’Asia ma costituivano quello che lui definì il Nuovo Mondo.

Vespucci e la corona


Nel suo quarto viaggio, sempre comandato dai portoghesi, Vespucci individuò un’isola situata nel bel mezzo dell’oceano che fu successivamente battezzata “Fernando de Noronha”, in onore di uno dei componenti dell’equipaggio. Quindi la spedizione continuò verso le coste dell’attuale Brasile, ma non ci furono importanti scoperte. All’inizio del 1505, Vespucci era tornato a Siviglia. La sua reputazione come esploratore e navigatore continuò a crescere e il suo recente servizio in Portogallo non sembrava aver danneggiato il suo status con il re Ferdinando II d’Aragona, al contrario, il re era probabilmente interessato a conoscere la possibilità di trovare una via verso le Indie Occidentali.
Nel febbraio, fu convocato dal re come consulente per le questioni di navigazione al fine di programmare nuove spedizioni.
Durante i mesi successivi, ricevette pagamenti dalla corona per i suoi servizi e nell’aprile fu dichiarato, per proclamazione reale, cittadino di Castiglia e León.
Dal 1505 fino alla sua morte nel 1512, Vespucci rimase al servizio della corona spagnola. Continuò il suo lavoro di commerciante, allestendo navi dirette verso il Nuovo Mondo. Fu anche assunto come capitano di una nave come parte di una flotta diretta alle “Isole delle Spezie”, ma il viaggio pianificato non ebbe mai luogo. Nel marzo del 1508, fu nominato “piloto mayor della Casa de Contratación”, titolo importante perché era il responsabile di organizzare le spedizioni nelle nuove terre e di formare piloti e cartografi, insegnando loro l’uso del quadrante e dell’astrolabio ed inoltre riceveva uno stipendio annuale di 50.000 maravedi con ulteriori 25.000 per le spese accessorie.

La morte

Vespucci morì il 22 febbraio del 1512 a Siviglia, in Andalusia. Non ebbe discendenza ma lasció i suoi beni alla moglie, l’andalusa Maria Cerezo. Si crede che la salma di Vespucci fosse rimpatriata a Firenze e qui tumulata nell’Abbazia di Ognissanti. È più probabile tuttavia che l’Amerigo Vespucci tumulato a Firenze sia suo nonno, omonimo. La pietra sepolcrale menziona l’anno di decesso 1471.

Sapevi che...

  • La Pororoca è un fenomeno naturale, un mascheretto che risale la corrente del Rio delle Amazzoni per più di 13 km con onde che in alcuni tratti superano i 4 m d’altezza. Il nome deriva dalla lingua “tupi”, e significa grande rumore distruttore. Si crea quando le acque dell’Oceano Atlantico fluiscono all’interno del fiume per effetto di una marea. Il fenomeno è visibile soprattutto in febbraio/marzo. L’onda della Pororoca è molto famosa tra i surfisti. Dal 1999 si tiene una competizione annuale di surf a Sao Domingos do Capim. Surfare la Pororoca è però molto pericoloso, in quanto durante il tragitto l’onda si porta dietro detriti della foresta, compresi anche alberi. Nel 2003 il surfista brasiliano Picuruta Salazar ha cavalcato la Pororoca per una lunghezza di 12,5 km e per un tempo complessivo di 37 minuti. Nei rami del delta dell’Orinoco, la Pororoca è conosciuta con il nome di “macareo”.
  • La Dendrocnide moroides, anche conosciuta come “la pianta del suicidio”, è una ortica che cresce in Australia. Il contatto con questa pianta provoca un dolore indescrivibile, inoltre l’irritazione provocata da questo vegetale può durare mesi, addirittura anni.
  • Secondo alcuni dati del 2008, la Cina è il maggior produttore di tè al mondo, ne produce più di 1,2 milioni di tonnellate all’anno.
  • Ad oggi nel mondo sono stati scoperti oltre 2000 tipi di frutti diversi in tutto il mondo, è un vero peccato che ne consumiamo solo il 10%.

La fermentazione alcolica

  • La fermentazione alcolica di frutta o cereali per la produzione di bevande alcoliche (vino, birra) o anche di pane, avviene per lo più grazie all’uso di colture di lieviti (in particolare del tipo Saccharomyces). Alla frutta o ai cereali pre-fermentati si aggiungono lieviti selezionati, i quali cominciamo a riprodursi velocemente:
    1.Se sono presenti in quantità sufficiente acqua, zuccheri (fruttosio, saccarosio, glucosio) e altre sostanze nutritive, in ambiente acido (PH 3,5-5,5);
    2.Se la temperatura è tra i 18 e i 32°C;
    3.In presenza di una certa quantità di ossigeno.
    In tal modo vengono emessi anidride carbonica e alcol, sostanze che escludono i microorganismi che deteriorano il cibo.
  • Le sequoie sono alberi che possono raggiungere 115 metri di altezza, 12 metri di diametro e circa 1400 tonnellate, vivendo più di 4500 anni.

La Fossa delle Marianne

  • Viaggiare (quasi) al centro della Terra non è più roba da libri di Jules Verne: nel 2019 un team di quattro persone, guidato da Víctor Vescovo, si è immerso nelle acque del Pacifico per raggiungere il punto più remoto che qualcuno ha mai raggiunto. Non sono scesi ulteriormente, non per limitazioni tecnologiche, ma perché hanno raggiunto il punto più profondo delle acque oceaniche del pianeta. Il team, guidato da Vescovo e altri tre, è sceso quasi 11 km sotto la superficie, una profondità di 10.928 metri, ovviamente nella Fossa delle Marianne. Dal momento in cui sono entrati in acqua fino a quando hanno rivisto la luce del cielo, sono trascorse 12 ore. 4 ore scendendo, 4 ore risalendo, e il resto l’hanno passato vivendo l’esperienza di visitare ciò che nessuno ha mai visitato, e di vedere per la prima volta, circondati dal buio e dal silenzio, ciò che nascondono le gelide acque del Pacifico. Le scoperte che sono state fatte a seguito di questa avventura sono state a dir poco interessanti: da un lato sono state trovate tre nuove specie acquatiche. Inoltre, alcuni pesci mai visti prima sono stati scoperti nelle profondità di Challenger Deep.
  • I fiori di molte ortensie come ad esempio l’Hydrangea macrophylla cambiano il proprio colore in base al pH del suolo. Un suolo con un pH di 5,5 o inferiore ad esempio, produrrà ortensie blu, un pH di 6,5 o superiore genererà ortensie rosa e un suolo con pH tra 5,5 e 6,5 crescerà ortensie viola.

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