pubblicato a luglio 2024

prossimo a settembre 2024

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Scienza e Tecnologia in Cina

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  • La scienza e la tecnologia in Cina hanno conosciuto negli ultimi decenni un rapido sviluppo. Attraverso finanziamenti, riforme e status sociale, il governo cinese ha posto molta enfasi sulla scienza e la tecnologia come parte fondamentale dello sviluppo socio-economico del paese, nonché come veicolo per il prestigio nazionale.
    La Cina ha fatto rapidi progressi in campi come l’istruzione, le infrastrutture, le produzioni ad alta tecnologia, le pubblicazioni accademiche, i brevetti e le applicazioni commerciali ed è ora, sia pure in alcuni campi ed entro certi limiti, una guida mondiale. La Cina sta ora puntando sempre di più sull’innovazione interna e mira a riformare le restanti debolezze.

Brevetti

  • La Cina nel 2011 divenne la nazione con il più alto numero di domande di brevetto presentate. Tuttavia, questo riflette in parte il fatto che il governo dà incentivi alle aziende per presentare domande di brevetto indipendentemente se alla fine questo venga concesso. La percentuale di domande di brevetto in Cina presentate dalle aziende cinesi salì da meno del 52% nel 2006 a quasi il 73% nel 2010. Nonostante ciò, la proporzione relativa di brevetti concessi è inferiore in Cina, che si colloca dietro Giappone e Stati Uniti quando si misura il numero di brevetti concessi presso gli uffici brevetti degli Stati Uniti, del Giappone, della UE, della Corea del Sud e della Cina (che insieme amministrano circa il 75% dei brevetti mondiali).
    La Cina ottiene ora circa il doppio dei brevetti della Corea del Sud o della UE, mentre cinque anni fa la Cina otteneva circa la stessa quantità di ciascuna di queste regioni.

Istruzione

  • Il numero di citazioni di scienziati cinesi in pubblicazioni di qualità è in rapido aumento: l’anno scorso, per la prima volta, sono risultati davanti agli Stati Uniti per numero di pubblicazioni scientifiche – almeno in termini di numeri grezzi – con 17.000 articoli prodotti in più. I migliori scienziati cinesi stanno facendo sempre più carriera in patria. Anche se c’è ancora un forte desiderio di acquisire esperienza nei laboratori americani ed europei, ora molti laureati stanno rientrando in patria.
    Sono oltre sei milioni i laureati ogni anno in Cina, di cui il 40% in discipline scientifiche e tecnologiche. Recenti proiezioni stimano che i laureati cinesi nella fascia d’età tra i 25-34 anni costituiranno nel 2030 il 27% del totale dei paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e G20. Un dato che sale al 37% qualora si considerino i soli ambiti scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico. Nel 2010 la Cina ha raggiunto gli Usa per numero di dottorati conferiti, circa 30.000, in buona parte nelle scienze naturali e in ingegneria. Numeri che impressionano se paragonati a quelli di 25 anni fa: nel 1990 i titoli di dottorato attribuiti in Cina erano il 5-7% di quelli Usa.

Ricerca e sviluppo

  • I giovani ricercatori cinesi beneficeranno con ogni probabilità di investimenti crescenti nel settore ricerca e sviluppo. Da metà anni Novanta gli investimenti sono cresciuti in maniera costante: Pechino destina oggi il 2% del proprio prodotto interno lordo (pil) alla ricerca, contro lo 0,5% del 1996. Pur se inferiore a quelli di Stati Uniti e Giappone, tale valore ha già eguagliato quello dell’Ue, cresciuto più lentamente negli ultimi due decenni. In termini assoluti la Cina occupa il secondo posto per i finanziamenti totali per la ricerca e lo sviluppo, dietro agli Usa (tra i 300 e i 350 miliardi di euro all’anno). Per riprendere la battuta di Deng Xiaoping, appare ragionevole ritenere che gli scienziati cinesi abbiano ben altro da fare oggi, che curarsi della coltivazione dei cavoli.

Conclusioni

  • La Cina ha un crescente gruppo di miliardari (più di ogni altro paese) e secondo “Forbes” il loro numero sta aumentando di due alla settimana. Ma il gran numero di dipartimenti universitari americani, centri di ricerca e altre istituzioni che funzionano grazie a donazioni, così come i centri di ricerca no profit come lo Howard Hughes Medical Institute, non hanno ancora un corrispettivo in Cina. Né esistono molti equivalenti, delle fondazioni di beneficenza create da persone e famiglie facoltose per promuovere soluzioni scientifiche e tecnologiche a problemi globali, come la Chan Zuckerberg Initiative, la Bill and Melinda Gates Foundation e la Gordon and Betty Moore Foundation.
    La Cina sta vivendo una rinascita scientifica. Se il paese continuerà a investire nella formazione della prossima generazione di scienziati e tecnologi, è probabile che il rinascimento ripagherà tutti noi, in un grande e crescente contributo alla conoscenza umana.

Tecnologie antiche piu avanzate di quelle odierne

Il sismoscopio di Zhang Heng

  • Il sismoscopio di Zhang Heng, nel 132 D.C. lo scienziato ed inventore cinese Zhang Heng realizzò il primo sismografo della storia; era uno strumento in grado di misurare i terremoti con una precisione che fa invidia agli strumenti moderni. Era fatto di bronzo e somigliava ad un vaso rovesciato, con dei draghi e delle rane stilizzati come decorazioni. Questi non erano, però, inseriti solo per bellezza; dentro il vaso c’era un pendolo, che cominciava ad oscillare alla minima scossa sismica, anche se impercettibile dall’uomo e a centinaia di km di distanza. Questo movimento faceva uscire una pallina di bronzo dalla bocca del dragone decorativo, che cadeva nella bocca della rana subito sotto. Anche il meccanismo preciso di questo sismoscopio antichissimo restano un mistero al giorno d’oggi; gli studiosi non sono neppure riusciti a replicare lo strumento.
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Il fuoco greco

Il fuoco greco, intorno al VII secolo D.C. era una delle armi più temute e veniva utilizzato con un prototipo di quello che possiamo definire solo come lanciafiamme. Lo si usava soprattutto nelle battaglie navali e aveva un potere distruttivo immenso; l’acqua non poteva spegnerlo, e la sabbia gli dava ancora più gittata. Quest’arma è stata inventata dai bizantini, utilizzando elementi che probabilmente conosciamo tutti: nafta, ossido di calcio, zolfo e resina di pino. Ancora oggi non conosciamo con esattezza il modo in cui questi elementi devono essere mischiati per ricreare questa potente arma.

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Le opere cementizie dei romani

Le opere cementizie dei romani. Gli edifici moderni impallidiscono davanti a quelli degli antichi romani. Il cemento veniva usato dai romani già attorno al III secolo A.C. e verrà usato per altri 700 anni; i romani presero in prestito la tecnica da greci, etruschi e altri popoli locali, ma solo loro lo usarono al massimo delle sue potenzialità. Il loro segreto era quello di mescolare rocce vulcaniche al cemento; non si sa, però, quale sia la ricetta precisa che veniva utilizzata, né i mezzi impiegati allo scopo.

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La lente di Nimrud

La lente di Nimrud, questa lente venne ritrovata nel 1853 durante una campagna di scavi a Nimrud, l’antica capitale degli Assiri. La si conosce anche con il nome di Lente di Layard, in onore dell’archeologo che la scoprì. L’oggetto risale al 730 A.C. circa ed è composto di cristalli naturali, con una forma ovale. Una teoria afferma che l’oggetto servisse come lente di ingrandimento per scoprire i bassorilievi o per accendere i fuochi. Un’altra ipotesi è quella che gli Assiri usassero quella lente come parte di un primitivo telescopio, che spiegherebbe in parte le loro avanzate conoscenze astronomiche.

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Altre curiosità...

  • In informatica Java è un linguaggio di programmazione ad alto livello, orientato agli oggetti e a tipizzazione statica che si appoggia sull’omonima piattaforma software di esecuzione, specificatamente progettato per essere il più possibile indipendente dalla piattaforma hardware di esecuzione tramite compilazione in bytecode prima e interpretazione poi da parte di una JVM (java virtual machine), sebbene questa caratteristica comporti prestazioni in termine di computazione inferiori a quelle di linguaggi direttamente compilati come C o C++, ovvero, perfettamente adattati alla piattaforma hardware.
  • Può sembrare scontato, ma gli smartphone hanno un ruolo così centrale nella nostra esistenza che a volte ci si dimentica quanto siano recenti. Il primo smartphone capace di avere un’eco globale è stato l’iPhone, lanciato da Apple nel 2007. Il touchscreen (altra invenzione di questo ventennio) inizia a scorrere sotto le dita di milioni (e poi miliardi) di persone. E pensare che all’inizio alcuni concorrenti avevano irriso Steve Jobs: “Chi mai comprerà un telefono senza tastierino?”.
  • Un grande numero di persone è convinto che usiamo solo il 10% del nostro cervello. Questa leggenda è stata diffusa anche da molti film e programmi TV. In realtà ognuno di noi usa il 100% delle proprie capacita celebrali, anche quando dormiamo.
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Il Portale delle curiosità di Cristina G.H.

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Sito: http://ilportaledellecuriosità.com/

Hanno lasciato un segno...

Samuel Finley Breese Morse

Samuel Finley Breese Morse (Charlestown, 27 aprile 1791 – New York, 2 aprile 1872) è stato un pittore, inventore e storico statunitense. Viene ricordato per aver inventato, insieme con l’inventore statunitense Alfred Vail, il telegrafo elettrico ed il relativo alfabeto (codice Morse) che da lui prende il nome. Compi anche degli esperimenti di telegrafia sottomarina via cavo.

Pittore

Nel 1825 la città di New York aveva incaricato Morse di dipingere un ritratto di Lafayette a Washington D.C. Mentre Morse dipingeva, un messaggero a cavallo gli consegnò una lettera di suo padre che diceva: “La tua cara moglie è in convalescenza”. Il giorno seguente ricevette una lettera da suo padre che riportava la morte improvvisa della moglie. Morse lasciò immediatamente Washington per rientrare alla sua casa a New Haven, lasciando incompiuto il ritratto di Lafayette.

Lutto

Quando arrivò sua moglie era già stata sepolta. Col cuore spezzato, visto che per giorni non era stato a conoscenza della mancanza di salute della moglie e della sua morte, decise di studiare un veloce mezzo di comunicazione per le lunghe distanze.

Codice Morse

Mentre tornava in nave dall’Europa nel 1832, Morse incontrò Charles Thomas Jackson di Boston, una persona molto esperta di elettromagnetismo. Testimone di vari esperimenti con l’elettromagnete di Jackson, Morse sviluppo il concetto di telegrafo a filo singolo. Col tempo il codice Morse sarebbe diventato la lingua principale della telegrafia nel mondo.

Erwin Rudolf Josef Alexander Shrödinger

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Erwin Rudolf Josef Alexander Shrödinger (Vienna, 12 agosto 1887 – Vienna, 4 gennaio 1961) è stato un fisico austriaco, fra i maggiori del XX secolo per i suoi fondamentali contributi alla meccanica quantistica e, in particolare, per l’equazione che porta il suo nome, grazie alla quale fu insignito del Premio Nobel per la fisica nel 1933.

Nel 1925, grazie a un suggerimento di Peter Debye, si accorse della necessità di associare all’ipotesi di de Broglie dell’onda di materia, un’equazione che ne descrivesse l’evoluzione ondulatoria.

Annalen der Physik

Cosi, dopo diversi tentativi, il 13 marzo 1926 pubblicò su “Annalen der Physik”, il lavoro (in diverse parti) “Quantisierung als Eigenwertproblem” (Quantizzazione come problema agli autovalori) che espone quella che sarà chiamata “equazione di Shrödinger” formulata durante uno dei frequenti soggiorni al sanatorio di Arosa a causa della tubercolosi (secondo altre fonti, in quei giorni, a causa dell’ennesima crisi cogniugale, si ritirò in quella località con un’amante).

Il paradosso del gatto di Schrödinger

Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrodinger, con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico. Andando decisamente contro il senso comune, esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere contemporaneamente sia vivo che morto, come conseguenza dell’essere collegato ad un evento subatomico casuale che può verificarsi o meno. Il paradosso e descritto spesso anche nelle discussioni teoriche sulle interpretazioni della meccanica quantistica.

Sapevi che?...

ARPANET

  • ARPANET (acronimo di “Advanced Research Project Agency NETwork”, in italiano “Rete dell’Agenzia per i progetti di ricerca avanzati”), anche scritto ARPANet o Arpanet, fu una rete di computer studiata e realizzata nel 1969 dal DARPA, l’Agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti responsabile per lo sviluppo di nuove tecnologie ad uso militare. Si tratta, per cosi dire, della forma embrionale dalla quale poi nel 1983 nacque Internet. Arpanet fu pensata per scopi militari statunitensi durante la guerra fredda, ma paradossalmente ne nacque uno dei più grandi progetti civili: una rete globale che collega tutta la Terra.

Traf-O-Data

  • La prima società creata dal fondatore di Microsoft Bill Gates, quando era ancora uno studente, si chiamava “Traf-O-Data”. Fondata nel 1972 con Paul Allen e Paul Gilbert, era nata per promuovere un PC che aveva una funzione molto specifica: stimare il traffico autostradale dai dati di alcuni sensori. La società era stata lanciata da poco, quando lo Stato di Washington offrì un servizio gratuito di conversione dei dati del traffico stradale. “Traf-O-Data”, che chiuse dopo qualche anno, non fu quindi un successo clamoroso: in totale fruttò poche decine di migliaia di dollari. Rappresentó peró un banco di prova efficace per lo spirito imprenditoriale di Bill Gates: tre anni dopo, nel 1975, nasceva Microsoft.

Lo "speedcubing"

  • Lo “speedcubing” è la disciplina sportiva dove i concorrenti si affrontano nella risoluzione del cubo di Rubik (e dei twisty puzzle in generale) nel minor tempo possibile. L’associazione che si occupa di organizzare e gestire le competizioni di speedcubing è la “World Cube Association”. Di solito si definisce “speedcuber” chiunque risolva il cubo di Rubik in meno di 50 secondi, circa, con l’intento di abbassare costantemente i suoi tempi. Lo speedcubing è tornato molto di moda negli ultimi tempi. Si presume che ciò sia accaduto grazie ai sempre più numerosi video tutorial su YouTube, che spiegano come risolvere il famoso rompicapo in modo semplice (quasi sempre con il metodo a strati).

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